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MotoGP, Bagnaia rialza la testa: il Montmeló come occasione di riscatto

Pecco archivia Balaton Park con un sorriso: più che il risultato, conta il feeling ritrovato

MotoGP, Bagnaia rialza la testa: il Montmeló come occasione di riscatto

MotoGP, Bagnaia rialza la testa: il Montmeló come occasione di riscatto

Pecco Bagnaia guarda a Barcellona come a una nuova ripartenza. Dopo settimane complicate e risultati ben lontani dalle aspettative, il campione di Chivasso si è presentato ai giornalisti dopo il Gran Premio d’Ungheria con un atteggiamento diverso dal solito: meno cupo, più sereno, quasi sollevato. Nonostante un nono posto che sulla carta pesa come un’altra delusione, Bagnaia ha spiegato di aver finalmente ritrovato quel contatto autentico con la sua Ducati GP25 che gli mancava da troppo tempo. E per chi corre ad altissimi livelli, certe sensazioni valgono più di un piazzamento.

Sulla nuova e discussa pista del Balaton Park, il distacco dalle prime posizioni poteva sembrare l’ennesima prova di un campionato storto. Mentre Marc Marquez, con la stessa moto, continua a dominare senza rivali, Bagnaia è apparso costantemente in difficoltà. Questa volta però c’è una differenza: dietro al risultato c’è stato un netto passo avanti. “Dopo il lavoro fatto nel weekend mi sono sentito di nuovo padrone della moto. Il passo era da podio e sono tornato a potermi esprimere in staccata”, ha raccontato a gazzetta.it.

La svolta tecnica è arrivata da un intervento preciso: irrigidire la forcella anteriore. Una modifica che ha restituito fiducia a Pecco nelle frenate al limite, da sempre il suo punto forte. Non solo: la Ducati ha iniziato a rispondere meglio anche grazie all’uso ormai costante del sistema di “oversuspension”, capace di ridurre vibrazioni e instabilità in ingresso curva. Insomma, un pacchetto tecnico che Bagnaia sente finalmente cucito addosso, anche se forse introdotto troppo tardi.

Francesco Pecco Bagnaia

Il nono posto ungherese, a ben vedere, non racconta tutta la verità. A penalizzare il piemontese è stato soprattutto un Long Lap Penalty rimediato a metà gara per un taglio di curva, che gli ha fatto perdere secondi preziosi. “Pensavo di aver lasciato giù meno tempo, invece era più di quanto immaginassi. Tra errori e penalità ho perso cinque secondi, senza quelli sarei rimasto a pochi metri dal podio”, ha spiegato a gazzetta.it.

Ora, tutte le attenzioni si spostano sul Montmeló. Barcellona è una pista che Bagnaia conosce bene e sulla quale in passato si è trovato a suo agio. “È un tracciato da MotoGP, lì ho sempre avuto un buon passo. Certo, se il grip sarà basso può diventare complicato, ma con questo nuovo setup sono sicuro di poter fare meglio”, ha aggiunto alla rosa. Non è la promessa di un miracolo immediato, ma la convinzione che il peggio sia alle spalle e che il mondiale possa ancora regalare soddisfazioni.

Se il Gran Premio di Ungheria è stato solo un timido segnale, Barcellona potrebbe essere la vera prova del nove. Un crocevia per capire se la Ducati GP25 di Bagnaia ha finalmente imboccato la strada giusta.

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