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Il Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso vola in Spagna

A Valencia si è tenuto il primo meeting del progetto internazionale Pad4Youth

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A livello europeo la Spagna è la culla del padel

Settimana intensa, quella scorsa, per il Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso, notevolmente impegnato sia da punto di vista regionale che sotto quello internazionale. Oltre a molteplici appuntamenti per la presentazione, a livello piemontese, del Calendario Stop al Bullismo e al Cyberbullismo 2023 - che il Comitato Territoriale promuove per il terzo anno consecutivo in collaborazione con l’associazione Bullismo No Grazie, presieduta dal noto conduttore televisivo e radiofonico Fabio De Nunzio - c’è stato anche un importante evento a livello europeo.
Nella fattispecie, si è trattato del primo meeting del progetto Pad4Youth, che ha visto il coinvolgimento del presidente del Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso Ferruccio Valzano, del Direttore e Responsabile dei Progetti Europei Roberto Rinaldi, dell’Assistente Project Manager Ilaria De Vecchis e dell’aspirante istruttore di padel Stefano Galaverna, volati a Valencia il 16 dicembre.

Padel4youth

Il Comitato Territoriale UISP Ciriè Settimo Chivasso non poteva mancare al meeting del progetto Pad4Youth

Un incontro che si è svolto in due parti: il multiplayer sport event e il meeting di progetto vero e proprio, organizzato dall’ente capofila del progetto, la Federación Pádel de la Comunidad Valenciana. Presenti, oltre ai rappresentanti del Comitato Territoriale, il Ginásio Clube Português di Lisbona -Portogallo- l’organizzazione senza scopo di lucro l’España Se Mueve di Madrid -Spagna- e l’Istituto Europeo di Sviluppo dello Sport, Kinesiologia e Salute di Umago, in Croazia. La prima parte, ovvero il multiplayer sport event, la FPCV si è occupata di mostrare ai partner la metodologia da loro ideata al fine di insegnare il padel sia ai bambini che ai ragazzi affetti da disabilità. L’attività prevede infatti l’utilizzo di palline a bassa pressione e racchette più leggere rispetto a quelle tradizionali, oltre a reti dall’altezza regolabile sviluppate appositamente dalla Federazione, che
permettono lo svolgimento del padel anche in campi non perfettamente formulati per questa disciplina. Sono inoltre stati mostrati diversi esercizi propedeutici all’attività di gioco, molto ben codificati con l’utilizzo della pallina e della racchetta, mirati soprattutto al miglioramento della coordinazione. Sono poi state effettuate dimostrazioni pratiche che hanno coinvolto circa 80
bambini e ragazzi: alcuni normodotati, altri con disabilità fisiche e/o intellettive.

Lo scopo del progetto - ha infatti spiegato il Direttore Rinaldi - è avvicinare a questo sport bambini e ragazzi affetti da disabilità intellettiva e/o a rischio di esclusione sociale, facendo leva sul fattore di socializzazione del padel e della disciplina sportiva in generale. Una visione non certo nuova al Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso, dal momento che da anni promuoviamo progetti sociali che hanno proprio lo sport come mezzo di integrazione. In Pad4Youth, per esempio, ogni partner si occuperà di un gruppo di bambini e ragazzi: noi interagiremo con quelli normodotati, ma in difficoltà dal punto di vista socio-economico”.

La seconda parte del progetto ha invece trattato argomenti maggiormente tecnici, come gli obiettivi legati a Pad4Youth e alle sue fasi di realizzazione. Tra queste, dotare i partner dei kit con la strumentazione adatta; fornire opportunità educative e occupazionali agli allenatori; promuovere uno scambio di buone pratiche; includere approcci essenziali alla formazione, basati sull’inclusione, sul benessere psicofisico e sulla socializzazione.

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