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Politica

Piastra: “Il PD a Settimo sta bene grazie ai suoi militanti”

La sindaca e la situazione locale: “Il centrodestra è assente per le battaglie sul territorio”

Elena Piastra

Elena Piastra sindaca di Settimo Torinese

sondaggi delle ultime settimane relegano il Partito Democratico dietro ai 5Stelle, quasi doppiati da Fratelli d’Italia. Numeri che fanno pensare, anche a livello locale, in cui il PD rappresenta il partito forte della maggioranza.

Come sta il PD a Settimo? Perché a livello nazionale non mancano le difficoltà… 

Storicamente è dalle crisi che nascono le proposte più innovative e credo che la situazione nazionale di crisi non possa che servire al PD per ritrovare una strada rispetto ai temi principali da rappresentare e sono certa che il congresso servirà proprio a questo. La situazione locale invece è buona e stabile, siamo in una fase di accordo interno e la storia del partito settimese è di grande militanza. Per fortuna, per chi oggi ha l’onere di rappresentare il partito, avere modelli di persone che hanno dedicato la loro vita agli altri anche attraverso il partito, come Sonia Delon, serve a ricordarci da che parte stare e cosa fare. Questa è una fase congressuale e quindi è normale avere posizioni diverse, ma è bene che sia così, anzi credo che il valore del partito si misuri soprattutto in questi momenti, quelli in cui ci si può confrontare su posizioni differenti, all’interno di un contesto in cui si impara proprio dal confronto tra posizioni diverse.

Con questa situazione a livello nazionale, le liste civiche potrebbero aumentare il consenso in città mutando l’equilibrio della maggioranza?

Credo che il 2019 abbia rappresentato un momento di grande presenza del civismo in città: per la prima volta a Settimo tutte e tre le liste civiche della coalizione di maggioranza hanno fatto il quorum e quindi hanno rappresentanti in consiglio comunale e anche in minoranza ben 3 consiglieri sono rappresentativi di liste civiche. 

Pertanto vedo difficile che gli equilibri possano mutare in modo importante rispetto all’attuale situazione settimese, che è stata laboratorio per molte altre città in questi anni proprio per la grande presenza del civismo. Mi aspetto al contrario una crescita dei rappresentanti dei partiti. Ad esempio in questo momento a Settimo la minoranza vede l’assenza di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, di certo anomala, se pensiamo al quadro nazionale.

Dal centrodestra, hai avuto qualche segnale di vita? Quanto secondo te è possibile un risveglio di Fratelli d’Italia e di Forza Italia in città, visto che non sono rappresentate in consiglio?

Penso che sia normale ipotizzare un riequilibrio rispetto alle rappresentanze dei partiti: la Lega nel 2019 ha superato il 20%, di fatto “cannibalizzando” anche gli altri partiti. La situazione nazionale però è molto cambiata e anche i risultati delle politiche a Settimo hanno dimostrato una situazione molto diversa dal 2019. D’altronde questo potrebbe capitare anche nella altre aree politiche: nel 2019 non esisteva il Terzo Polo, ad esempio, mentre senza dubbio sarà una realtà importante con cui costruire una collaborazione a livello locale. In questo momento il centrodestra è abbastanza assente sulle battaglie principali a livello del territorio, avendo fatto una scelta molto poco locale, ma più di presenza “partitica”. Penso ad esempio alla scelta di non difendere alcuni servizi pubblici fondamentali per i settimesi, senza sostenere le posizioni della maggioranza sull’Ospedale Civico e rispetto alla scelta di privatizzare voluta da Regione Piemonte, ma anche alla logica con cui la Lega porta in consiglio a Settimo tutti gli ordini del giorno richiesti dagli altri livelli politici del loro partito, indipendentemente dalla situazione locale, come è stato recentemente per l’insegnamento del piemontese nelle scuole settimesi.

E con i 5Stelle, vedi possibile qualche convergenza sul vostro programma elettorale?

Il programma della nostra maggioranza in questi anni di governo si è concentrato soprattutto sulle questioni sociali e ambientali: penso alla scelta di aumentare i parchi e alla scelta di ampliare le aree senza auto, oppure alle scelte sulle politiche abitative che hanno visto aumentare gli strumenti, e anche di conseguenza la spesa sociale. Ad esempio l’emergenza freddo, poi trasformata in dormitorio continuativo. Si tratta di scelte sulle quali c’è spesso stata sintonia con il Movimento a livello locale. Inoltre, i 5Stelle hanno portato in consiglio temi sui quali c’è stata ampia condivisione da parte della maggioranza. A partire da questa base, da parte mia c’è disponibilità a costruire, ascoltando proposte che possano migliorare quel che è stato fatto fino ad oggi e che mirino ad aumentare la vivibilità della nostra città e soprattutto le condizioni di chi ha più difficoltà tra i nostri cittadini.

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E dice: "Noi siamo amministratori per un tempo limitato e in questo tempo siamo chiamati a dare il massimo. Ma nessuno di noi è “cittadino pro tempore”, per cui l’impegno a essere buoni cittadini non deve mai venire meno".

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