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Settimo Torinese

Quando Gianluca Vialli chiamò Antonio Pintus per preparare il suo Chelsea: era il 1998

Il preparatore atletico settimese, oggi al Real Madrid, ha lavorato con l’ex bomber stroncato da un tumore

Gianluca Vialli con Antonio Pintus al Chelsea

Gianluca Vialli con Antonio Pintus al Chelsea

Per Antonio Pintus la morte di Gianluca Vialli, a causa di un tumore al pancreas, lascia un vuoto incolmabile.

Il settimese, il preparatore atletico più titolato d’Europa, confermato nel Real Madrid di Ancelotti anche per questa stagione in corso, diede una svolta alla sua carriera proprio grazie alla fiducia che gli concesse l’ex attaccante della Juventus e della Sampdoria. E’ stato proprio il bomber bianconero, dopo aver vinto tutti i titoli continentali da giocatore, a credere in Antonio Pintus, affidandogli la preparazione atletica del Chelsea nel 1998 quando intraprese la carriera di allenatore.

In tutto, Vialli ha vinto ben 5 trofei, tutti con il Chelsea. Insieme a Pintus.  La proprietà londinese, infatti, falliti i tentativi di intesa con l’allora tecnico Ruud Gullit, scelse di cambiare assetto: via il tecnico olandese, fu promosso nel ruolo di ‘player-manager’ proprio Gianluca Vialli, senza dubbio uno dei giocatori più carismatici della rosa del club.

Vialli firmò un triennale con rinnovo condizionato ai risultati. “Ho cercato di far salire di livello tutto l’ambiente, ho provato a trasmettere un’organizzazione più continentale, europea. - aveva rivelato Vialli in un’intervista - Era cominciato il salto in avanti dell’Inghilterra, la Premier iniziò a cambiare grazie all’esperienza di calciatori e tecnici stranieri”.

E tra questi tecnici stranieri, in gran parte italiani, c’era anche Antonio Pintus: con  lui si erano conosciuti durante l’esperienza alla Juventus. Il settimese aveva seguito il recupero atletico del bomber dopo un infortunio: l’esperienza restò nella memoria di Vialli che non soltanto chiamò Pintus, ma lo fece persino esordire in Premier League nella squadra del Chelsea, per una frazione di gara durante il campionato.

“Luca - ha raccontato Pintus alla Gazzetta dello Sport, quando aveva saputo del peggioramento delle condizioni di salute - è stato l’allenatore con il quale ho fatto la mia prima esperienza da preparatore responsabile nel Chelsea. Devo assolutamente ringraziarlo per l’opportunità e la fiducia che mi accordò. Lo ho avuto anche da giocatore e vi assicuro che è un leone indomito, oltre a una persona di un’intelligenza e di un’affettuosità fuori dal comune”. 

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