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Per chi suona la campana
27 Agosto 2023 - 10:01
monsignor Domenico Pompili
E’ stato reso noto in questi giorni il programma religioso dei tradizionali festeggiamenti in onore delle Madonnina di Verolengo e stavolta occorre veramente dire che l’allievo ha superato il maestro.
I commenti si sprecano. Don Valerio D’Amico - che con il prevosto di Chivasso forma una coppia fissa e inscindibile - ha sfornato infatti per la novena e la festa della Patrona di Verolengo un parterre da far impallidire quelli che il suo mentore di Chivasso era uso sfoggiare quando invitava ad onorare il Beato Angelo Carletti (qualche mala lingua dice per dare lustro a se stesso e alle sue opere) i più illustri prelati.
Così quest’anno alla Madonnina vedremo sfilare veri pezzi da novanta: si va dalle Eccellenze di monsignor Luigi Testore, vescovo di Acqui e presidente dell’Istituto centrale di sostentamento del clero, di monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, di monsignor Carlo Mazza vescovo emerito di Fidenza, ai monsignori Paolo Angelino, direttore generale dell’OFTAL, Francesco Mancinelli, rettore del santuario di Crea e all’emergente don Michele Roselli vicario per la formazione dell’arcidiocesi di Torino.
Ma il vero clou avrà luogo sabato 9 settembre quando celebrerà la Messa della vigilia della festa nientemeno che Sua Eccellenza monsignor Domenico Pompili, 60 anni, romano, vari incarichi nella Cei, vescovo di Rieti nel 2015 e vescovo di Verona dal 2022. Pupillo di papa Francesco che lo voleva segretario della Cei, per l’opposizione del cardinale Zuppi che, in quanto presidente, doveva essere lui a scegliere il segretario, il papa intimò ai suoi collaboratori di assegnare a Pompili «la prima importante diocesi italiana che si forre resa vacante».
Toccò così a Verona. Dicono i ben informati che monsignor Pompili – il quale pare abbia un suo congiunto a Chivasso - sia il maggiore sponsor di don Davide Smiderle per la sua ascesa «ai più alti carismi» e cioè all’episcopato.
Don Davide Smiderle con il Vescovo di Ivrea
Non mancheranno poi nei giorni della festa della Madonnina e successivi l’arciprete di Caluso don Loris Cena, il prevosto di S. Giusto don Marco Marchiando, il vicario generale don Gianmario Cuffia e persino – si pensì un pò ! - il vescovo di Ivrea monsignor Edoardo Cerrato. Tra tanta folla di ecclesiastici è stata notata l’assenza dei viciniori confratelli don Maurizio Morella, parroco di Torrazza e dal 1 ottobre parroco di Strambino e infine, del parroco della Coppina, quel don Gianpiero Valerio che, secondo alcuni, rappresenterebbe per la diocesi un «problema pastorale». Non sarà per caso che siano invece costoro, con il loro smodato protagonismo, a costituire, sempre più palesemente, un vero «problema pastorale»?
Sembra che comincino a pensarlo in molti.
Nel programma per la Madonnina è prevista, per domenica 3 settembre, una Messa celebrata da don Martino Ferraris giovane parroco di Castiglione Torinese e S. Raffaele Cimena. In questi giorni è apparso in rete un appello alla preghiera per il ristabilimento della sua salute dopo una delicata operazione chirurgica. Ci associamo con tutto il cuore e invitiamo anche noi a pregare per lui.
* Frà Martino
Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconterà di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E sarà una messa non certo una santa messa, Amen
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