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Gestione dell’asilo nido: Comune e cooperativa si affrontano al Tar

“Progetto Donna Più” di Biella ha presentato ricorso, l’Amministrazione si è costituita in giudizio.

Asilo nido di Saluggia

Asilo nido di Saluggia

Ci sono problemi per l’affidamento del servizio di gestione dell’asilo nido comunale “Arcobaleno” per il periodo dal 1° settembre 2023 al 31 luglio 2027.

L’atto di indirizzo della Giunta per l’affidamento è stato deliberato il 20 gennaio scorso. Il 1° marzo il responsabile dell’area amministrativa - affari generali e sociali ha stabilito di avviare la procedura negoziata, con manifestazioni di interesse e criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: importo a base d’asta, per quattro anni, 528 mila euro più Iva. Il 21 aprile la stazione appaltante ha aperto le tre buste pervenute ed ha ammesso tutti e tre i soggetti al prosieguo della gara. In due sedute riservate - il 28 aprile e il 12 maggio - la commissione giudicatrice ha esaminato e valutato le offerte, e il 15 maggio, aperte le buste contenenti la documentazione economica, «ha rilevato l’anomalia delle offerte» presentate da due dei tre partecipanti: quella della cooperativa Progetto Donna Più di Biella (che gestisce attualmente l’asilo) in costituendo raggruppamento temporaneo di imprese con la cooperativa sociale Accento, e quella della cooperativa sociale Start onlus. Quest’ultima ha poi presentato ulteriore documentazione, e la sua offerta è stata giudicata «non anomala e congrua»: sono tuttora in corso le verifiche sui requisiti di capacità tecnica e professionale. Il raggruppamento delle cooperative Progetto Donna Più e Accento è invece stato escluso per «difetto di sottoscrizione dell’offerta economica da parte della mandataria».

Il 12 giugno la cooperativa Progetto Donna Più ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Piemonte contro l’esclusione. Il ricorso è stato notificato al Comune, e la Giunta il 16 giugno ha autorizzato il sindaco Farinelli a resistere in giudizio per conto dell’ente, stanziando per le spese legali 5200 euro.

Siccome, però, l’attuale affidamento del servizio è in scadenza il 31 luglio, e ancora non si sa quando il Tar esaminerà il ricorso, il 23 giugno la Giunta ha formalizzato un atto di indirizzo al responsabile dell’area amministrativa «affinché entro il 15 luglio, se necessario per garantire la continuità del servizio, provveda tempestivamente a chiedere una proroga del contratto per la gestione dell’asilo nido all’operatore uscente (che è Progetto Donna Più, proprio la cooperativa che ha presentato il ricorso), per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura in corso». La Giunta, infatti, ritiene che «l’apertura dell’asilo nido da settembre 2023 deve essere garantita alle famiglie che necessitano del servizio per l’assistenza, la custodia e la cura giornaliera dei propri figli quando i genitori lavorano».

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