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Livorno Ferraris

L’ultimo bilancio dell’Amministrazione Corgnati

Presentato e votato martedì scorso in Consiglio comunale. Assente la minoranza

L’approvazione del bilancio di previsione martedì sera in Consiglio comunale

L’approvazione del bilancio di previsione martedì sera in Consiglio comunale

LIVORNO FERRARIS. (f.v.) - Martedì 21 febbraio il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2023, l’ultimo predisposta dall’Amministrazione guidata dal sindaco Stefano Corgnati.

Un bilancio che il primo cittadino uscente ha definito «solido e corposo»: «pareggia a quasi 7 milioni di euro, con circa 2,2 milioni di investimenti; di questi, oltre un milione di euro sono finanziati da bandi Pnrr attribuiti per progetti nei settori dell’efficientamento energetico, della digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi alle famiglie. Ancora una volta - ha detto - siamo stati in grado di attrarre risorse extra per finanziare investimenti, senza gravare sul bilancio ordinario». 

Corgnati ha inoltre evidenziato che «non c’è nessun aumento delle tasse comunali, mai aumentate in dieci anni, e nessun ricorso a mutui per finanziare gli investimenti, in linea con quanto fatto da quand sono sindaco: nessun mutuo è stato mai acceso». Confermate tutte le tariffe relative ai servizi erogati, dal pre/dopo scuola alla mensa, nonché la quota di cofinanziamento dei servizi ai cittadini e alle famiglie intono al 49%, «a testimonianza delle politiche di welfare sempre messe in atto».

Le spese correnti si attestano a 3,89 milioni di euro, pari al 57% del bilancio. La spesa per il personale permane al 20% della spesa corrente, al di sotto della soglia di allerta del 25%. 

«Il percorso intrapreso nei dieci anni anni, con nessuna attivazione di nuovi mutui ed estinzione di quelli vecchi - ha concluso il sindaco - ha portato finalmente all’incidenza a bilancio dei vecchi mutui al di sotto del 5%. Lasciamo in eredità un bilancio in salute, equilibrato nelle sue spese correnti e con tanti investimenti infrastrutturali già completamente finanziati senza ricorso all’indebitamento da mutui».

Alla seduta non hanno partecipato i consiglieri di minoranza, che con la loro assenza hanno voluto esprimere dissenso: «In questi anni - commentano - il Consiglio è stato il luogo dell’ascolto sordo e annoiato. Non possiamo anche vederlo ridotto a un festival dell’autocelebrazione».

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