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Crescentino
08 Febbraio 2023 - 10:52
Sellaro davanti alla porta del Municipio
CRESCENTINO. (r.c.) - L’ex assessore Salvatore Sellaro insiste nel chiedere un confronto pubblico con il sindaco Vittorio Ferrero su alcune decisioni amministrative: l’aumento dell’addizionale comunale Irpef, l’indennità da amministratore, l’incarico all’impiegato comunale Andrea Bazzano che è anche presidente dell’associazione “I Birichin”, l’introduzione di un ticket - in aggiunta al contributo comunale - per assistere alla sfilata del Carnevale, i bagni delle scuole che non funzionano e un’altra serie di argomenti. «La scorsa settimana - racconta Sellaro - mi sono presentato in Comune e ho chiesto ai Vigili di mettermi in contatto con il sindaco, ma lui non si è presentato. Allora continuo con lo sciopero della fame, finché Ferrero non mi darà retta».
Ferrero non è sceso ad incontrarlo né l’ha fatto salire in ufficio, ma domenica gli ha replicato con un video postato sul proprio profilo Facebook. Il sindaco afferma: «Sellaro si professa democratico ma forse non ha compreso come funziona la democrazia. Il dibattito politico si fa in campagna elettorale. Oppure di temi amministrativi si discute all’interno del Consiglio comunale tra maggioranza e minoranza. Sellaro quattro anni fa si era candidato a sindaco ma alle elezioni ha preso 131 voti, numeri che non gli hanno consentito di entrare a farne parte. Sono però sicuro - aggiunge - che Sellaro abbia trovato una sua rappresentanza nel Consiglio, grazie all’alleanza politica che ha stretto con il consigliere Carmine Speranza. Rispedisco quindi al mittente la richiesta di dibattito: mancano ancora sedici mesi alla fine del nostro mandato, il dibattito con Sellaro lo faremo in campagna elettorale, quando si candiderà».
Il pomeriggio del 27 maggio del 2019, quando sono stati ufficializzati i risultati delle elezioni comunali, Vittorio Ferrero ha probabilmente brindato due volte: una per essere stato eletto sindaco avendo ottenuto 18 voti in più del principale competitor Fabrizio Greppi, e un’altra per avere scongiurato la rogna di trovarsi in Consiglio comunale, sui banchi della minoranza, quel rompicogl**ni di Salvatore Sellaro. Da quel momento, infatti, Ferrero e la sua Giunta hanno amministrato senza avere un’opposizione: né in aula né in città.
Greppi s’è dedicato ad altro (tre sole presenze in Consiglio in tutto il 2022), Alice Ulla preferisce cantare in teatro o far la Papetta e non va in Consiglio dal maggio scorso, Letizia Ferrero è proprio scomparsa (nel 2022, su 7 sedute, sempre assente). Poi c’è Carmine Speranza che è un caso (umano) a sé: eclissatosi per tre anni in tutt’altre faccende affaccendato, ora che comincia a risentir profumo di elezioni legge La Voce (unico giornale che spulcia l’albo pretorio, mentre gli altri - per incapacità, per convenienza o per connaturato leccapiedismo - si limitano a pubblicare comunicati di palazzo o interviste in ginocchio), vi scopre segnalazioni di alcune spese “bizzarre” dell’Amministrazione comunale e, dopo un paio di settimane che gli necessitano per comprenderle, va a ripeterle a pappagallo a la Nuova Periferia; dove però - in base ad accordi tra giornale e sindaco - viene puntualmente mazzolato da Ferrero dieci righe più sotto. Contento lui... E’ chiaro che, di fronte a un siffatto gruppo di opposizione e a cotanto leader, lo scaltro Ferrero giganteggia come se fosse uno statista.
Vittorio Ferrero e Andrea Bazzano
In questo desolante quadro ecco riemergere Salvatore Sellaro. Che non sarà un fighetto social come il sindaco e i suoi consulenti d’immagine, che sa di non essere capace di usare gli strumenti tecnologici e mediatici della politica contemporanea, ma che dimostra di essere l’unico, a Crescentino, ad aver capito come funziona il “sistema Ferrero”. Quando, in quel messaggio vocale che circola da alcune settimane, con il linguaggio colorito che lo contraddistingue Sellaro sostiene che l’attuale sindaco «ha trasformato Crescentino in una specie di Romania di Ceausescu» intende dire proprio questo: che Ferrero, con il suo modo di amministrare, ha instaurato in città un sistema nel quale se sei fiancheggiatore dell’Amministrazione puoi avere vantaggi e privilegi, mentre se ti opponi vieni isolato e magari anche schernito.
Quando Sellaro fa i conti in tasca a Ferrero paragonando lo stipendio che percepiva da impiegato comunale a Trecate con l’indennità e i contributi da sindaco di Crescentino, è chiaro a tutti - tranne ai Ferreriani di stretta osservanza - che sta dicendo questo: signori, possiamo (potremmo, forse) discutere se Ferrero da sindaco stia facendo il bene della città di Crescentino, ma è innegabile che sta facendo innanzitutto il bene suo e del suo portafoglio, perché ora guadagna il doppio.
Quando Sellaro sottolinea il ruolo di «addetto stampa del sindaco» assunto da Andrea Bazzano in Comune dall’avvento di Ferrero, sta rivelando un segreto di cui non sono a conoscenza soltanto coloro che hanno spesse fette di salame su entrambi gli occhi. Bazzano ha sostenuto Ferrero in campagna elettorale e in cambio, asceso l’amico all’ambìto soglio, ha ottenuto di smettere di smazzarsi le pratiche all’ufficio tecnico e di farsi assegnare un incarico ad personam (altro che «normale sostituzione nel settore Segreteria») che prima non esisteva: addetto a «Manifestazioni, Comunicazione e Marketing Territoriale», come scrive nei comunicati con ampia profusione di maiuscole. Quando Sellaro tira fuori la questione del Carnevale - contributo comunale e ticket d’ingresso - è evidente che non ce l’ha con le maschere, ma che sta dicendo ai crescentinesi: guardate che la macchina del Carnevale manovrata dall’astuto Bazzano è funzionale alla propaganda per Ferrero, e la fanno pagare a noi.
Sellaro, che - come dice sempre - «non ha fatto le scuole alte» e «non conosce lo Zingarelli», ma che è attento lettore di bilanci, delibere e determine, è uno dei pochi (e l’unico con il coraggio di esporsi) che a Crescentino ha capito che con l’Amministrazione Ferrero sono state dirottate ingenti risorse del bilancio comunale su comunicazione e marketing, o sui contributi alle associazioni e a vari soggetti collaterali, in modo da creare a Ferrero in questi anni un sufficiente numero di beneficati e di clientes in vista della candidatura per il secondo mandato da sindaco o magari per poltrone ancora più prestigiose. Un evidente sistema di creazione del consenso personale con l’uso di denaro pubblico. Tutte cose che nei paesi normali potrebbe e dovrebbe essere l’opposizione consiliare - qui Ferrero ha ragione - a sottolineare, in aula e fuori, se non fosse guidata da quel genio di Speranza. E allora ecco che a Ferrero tocca rispondere - con un video girato a casa: non accetta il confronto pubblico - a quel rompicogl**ni di Sellaro, mentre i Ferreriani sui social insultano Sellaro e i suoi familiari dando loro dei raccomandati.
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