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Trino Vercellese

La minoranza contro la riduzione del Parco del Po

Ridelimitazione dei confini delle aree protette: «Così la Giunta Pane favorisce i cacciatori»

Parco Naturale del Po

Parco Naturale del Po (foto d'archivio)

«La tutela del patrimonio naturale e l’adozione di azioni per l’adattamento al cambiamento climatico devono essere tra le priorità assolute in questi anni. Nella prima seduta consiliare abbiamo proposto un emendamento per superare la delibera di revisio- ne delle aree parco e l’eliminazione delle aree contigue, re- spinto dalla maggioranza. Pare dunque che per questa Amministrazione la tutela del patrimonio naturale passi in secondo piano»: lo dice il consigliere Alessandro Demichelis a nome del gruppo “Impegno per Trino e Robella”.

consigliere Alessandro Demichelis

«Quella delibera - aggiunge Demichelis - è una ferita grave per il nostro territorio e per l’impegno che prosegue da de- cenni per difendere e tutelare la Partecipanza dei Boschi e procedere a un progressivo ampliamento delle aree protette che riconosca l’unicità e l’importanza dell’area del bosco e del sistema delle grange. L’eliminazione delle aree contigue al Parco serve solo ad ampliare le zone di caccia e permettere anche ai cacciatori non residenti di esercitare questa pratica che non ha neppure la finalità di ridurre la popolazione degli ungulati, come si afferma. La scelta pare essere solo legata all’allargamento dell’“area giochi” di pochi, a discapito degli interessi dei cittadini e della natura».

Demichelis aggiunge: «Nel dicembre 2017 l’Amministrazione Portinaro chiese alla Regione Piemonte l’istituzione di nuove aree protette e di una vasta area contigua a tutela delle stesse, a nord di Trino, tra il Bosco della Partecipanza e le Grange di Lucedio, e a sud, accanto all’alveo del fiume Po. A novembre 2018 l’Amministrazione Pane ha confermato quella volontà. Dopo quattro anni tutto cambia. Le associazioni venatorie, limitate nelle loro possibilità di caccia, dal 2021 avevano lamentato la loro contrarietà alle Aree Parco e alle Aree contigue da poco istituite. La giunta Pane sembra dunque schierarsi con i cacciatori, come altri sei Comuni del territorio, eccetto Palazzolo Vercellese. E il Consiglio dell’Ente di gestione delle aree protette del Po Piemontese si è espresso favorevolmente nel procedere con la riduzione delle aree protette, con la sola contrarietà dei consiglieri Andrea Mandarino e Matilde Casa. Tutto ciò mentre in Europa si avvia il piano Next Generation Eu per proteggere e incentivare la biodiversità e promuovere e valorizzare il capita- le naturale, perché la difesa delle aree Parco porta benefici alla qualità dell’aria e della vita di tutti, ma ha anche una concreta ricaduta positiva sull’economia del territorio grazie al turismo naturalistico che i Parchi generano».

Conclude Demichelis: «Trino è stato riconosciuto di recente Comune a vocazione turistica, quindi appare ancora più incoerente e poco lungimirante andare a ridurre l’estensione delle aree tutelate, con motivazioni sul contenimento dei cinghiali che lasciano il tempo che trovano. Il nostro territorio, a vocazione risicola, patisce in modo assolutamente marginale i danni che questi animali possono arrecare. E l’Ente Parco ha esperienza e professionalità per gestire la presenza di cinghiali senza ricorrere alle associazioni venatorie, spesso più attente al fine ludico che a quello conservativo».

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