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Aumentano le rette della casa di riposo

Erano ferme dal 2019, ora crescono del 3,8%. A carico degli ospiti non convenzionati anche i viaggi in ambulanza

Casa di riposo

Casa di riposo

Le maggiori spese derivanti dalla pandemia e gli aumenti di energia elettrica, metano e generi alimentari causati dalla crisi internazionale: sono queste le motivazioni che hanno spinto il consiglio d’amministrazione della casa di riposo “Sant’Antonio Abate” ad adeguare le rette giornaliere per gli ospiti non convenzionati con l’Asl di Alessandria.

L’ingresso della “Sant’Antonio Abate”

Gli aumenti partiranno dal 1° luglio e saranno nella misura del 3,8% in più rispetto alle precedenti rette, secondo quanto stabilito dalla delibera della giunta regionale di settembre.

Nella “casa protetta” gli ospiti in alta e media intensità dovranno versare dal mese prossimo 72 euro al giorno, invece dei 68,50 euro attuali. Gli ospiti con regime di media intensità pagheranno 70 euro anziché 66,50, mentre per quelli a bassa intensità la retta giornaliera sarà di 68 euro al posto di 64,50. Per gli ospiti della casa di riposo la retta passerà da 48,50 a 52 euro al giorno.

Nel motivare la decisione, il presidente della “Sant’Antonio AbateMaurizio Chiocchetti, in accordo con il vice Giancarlo Picco e i consiglieri Francesco Mosso, Massimo Serone e Gianni Gennaro, puntualizza che «le rette attualmente in vigore erano state deliberate nel 2019, oltre quattro anni fa. In questo periodo non sono state ritoccate, nonostante le maggiori spese dovute alla pandemia e alla crisi internazionale, che hanno influito pesantemente sui costi dei servizi».

Dal direttivo evidenziano che «le nuove rette sono comunque inferiori a quelle in vigore nella maggior parte delle Rsa del circondario».

Dando applicazione a una delibera regionale del 2012, il direttivo ha anche stabilito che dal 1° luglio i viaggi in ambulanza per le prestazioni diagnostiche e specialistiche non erogabili direttamente «saranno a carico degli ospiti non convenzionati, e non più della struttura, e resteranno garantiti dall’Asl quelli in convenzione».

La struttura di corso Italia è autorizzata al funzionamento per 80 posti letto come Residenza sanitaria assistenziale e per 30 posti come casa di riposo.

Struttura della casa di riposo “Sant’Antonio Abate”

«Agli ospiti - precisano dal Cda - vengono erogati servizi di qualità da cinque infermieri professionali, oltre a una psicologa, un fisioterapista, un terapista occupazionale e un osteopata».

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