Cerca

Settimo Torinese

Durante una riunione politica spunta on line lo sciacquone di un WC. La consigliera comunale si era collegata dal bagno

Come sono lontani i tempi di quando si mandava il consigliere a sostituire i calzoncini corti.

Durante i lavori di una commissione appare on line lo sciacquone di un WC.

Rispetto istituzionale?

Durante i lavori di una commissione appare on line lo sciacquone di un WC.

Ricordo un episodio di tanti anni fa (alla fine del secolo scorso), quando il Presidente del Consiglio dell’epoca, dott. Silverio Benedetto, mandò un giovane Consigliere a casa a cambiarsi dopo averlo pubblicamente rimproverato per l’abbigliamento (sandali e pantaloncini) non consono al ruolo istituzionale rivestito e alla presenza in Consiglio Comunale. 

Non faccio nomi poiché l’episodio è noto a chi l’ha vissuto e fu unanimemente apprezzato (da destra a sinistra) e pienamente accettato dal giovane consigliere che andò senza protestare ad infilarsi calzoni lunghi e camicia per tornare poco dopo in aula. 

Sono passati poco più di 20 anni e, ricordo, che il richiamo al “rispetto istituzionale” fu una vera e propria scuola per tutti. Ivo Bissoli, Salvatore Balbo, Donato Sportiello, Giancarlo Brino, furono i Presidenti del Consiglio Comunale che, nello svolgere il proprio compito istituzionale, garantirono per tutti il “rispetto” per quei ruoli e luoghi della rappresentanza democratica. In città più “avanzate” vi furono episodi di Sindaci che per attrarre l’attenzione degli elettori si fecero fotografare in mutande, o fasce tricolori indossate in circostanze di festini privati, per non parlare di risse disputate in Parlamento. Ma a Settimo no. Sinistra e Destra, anche nei momenti di maggior contrapposizione erano concordi della necessità di garantire quella che era chiamata con un po’ di retorica ma spirito sincero “la casa di tutti i cittadini”. Era un modo per sottolineare l’importanza della rappresentanza democratica e valorizzare i luoghi e le ricorrenze che, di tale ricchezza, erano i garanti.

Nella “modernità” dei social questi concetti sembrano certamente superati, polverosi e privi di spirito POP. Nel nuovo che avanza si preferisce valorizzare la competizione permanente su tutto e su tutti. La “vocazione maggioritaria” introdotta nel PD da Walter Veltroni ed enfatizzata da Renzi per schiacciare i nemici interni, ha preferito affidare tutto all’immagine dei leader e alla dittatura della maggioranza (che non ha bisogno di luoghi neutri perché per diritto e investitura popolare può e deve occupare tutto). 

La Destra Italiana era già ampiamente predisposta a sostituire il rispetto dei luoghi democratici con il culto dell’uomo o donna solo/a al comando. 

Il senso delle istituzioni è stato sostituito dal senso per se stessi. E’ così che, anche a Settimo, si sono resi normali e possibili comportamenti che solo pochi anni fa erano considerati, da tutti, inimmaginabili:

- l’occupazione da parte della Sindaca e della maggioranza di tutti gli spazi informativi pagati con soldi pubblici (a Settimo non esiste il diritto di tribuna da parte dell’opposizione);

- l’esibizione in costume sui social di chi poi è stato “scelto” dalla Sindaca come amministratore dell’azienda SAT controllata dal Comune di Settimo. L’interessato diceva di sé che era più bello che intelligente e, a tutt’oggi, non abbiamo capito con quali criteri sia stato selezionato dalla Sindaca;

- la dubbia compatibilità, tra il ruolo rivestito dal Signor Nino Daniel di Amministratore Delegato di Patrimonio (altra società controllata al 100% dal Comune di Settimo), e quello di supporter politico della Sindaca candidata alle primarie del PD, con tanto di telefonate a casa e incontri nei quali chiedere sostegno elettorale. 

Da tener conto che recentemente al Signor Daniel la Sindaca ha raddoppiato lo stipendio nonostante il deficit di oltre un milione nella gestione ordinaria maturato nel 2021 dalla società Patrimonio da lui amministrata

- la ricorrenza dell’anniversario di costituzione di SETA SpA senza che nessuno dei Sindaci o Assessori che quella società l’avevano fondata e fatta crescere venisse invitato.

Sarà a causa di tutti questi esempi che non ha destato molto stupore vedere, l’altro pomeriggio, durante una commissione consigliare spuntare alle spalle di un commissario collegato on line, i pulsanti di uno sciacquone del WC (con tanto di doppio pulsante per il risparmio dell’acqua). 

Se prima si poteva dubitare che in fondo fossero tutte c…te, dopo questa immagine possiamo ora averne certezza.

Come sono lontani i tempi di quando si mandava il consigliere a sostituire i calzoncini corti. Anche a Settimo le aule e le funzioni istituzionali sono diventate luoghi privati dove ogni comportamento è possibile, basta stare dalla parte giusta, quella dei supporter e degli yes man. 

* Una foto del "fattaccio" è stata pubblicata sul numero in edicola del giornale LA VOCE

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori