AGGIORNAMENTI
Cerca
Settimo Torinese
03 Marzo 2023 - 18:42
Rispetto istituzionale?
Durante i lavori di una commissione appare on line lo sciacquone di un WC.
Ricordo un episodio di tanti anni fa (alla fine del secolo scorso), quando il Presidente del Consiglio dell’epoca, dott. Silverio Benedetto, mandò un giovane Consigliere a casa a cambiarsi dopo averlo pubblicamente rimproverato per l’abbigliamento (sandali e pantaloncini) non consono al ruolo istituzionale rivestito e alla presenza in Consiglio Comunale.
Non faccio nomi poiché l’episodio è noto a chi l’ha vissuto e fu unanimemente apprezzato (da destra a sinistra) e pienamente accettato dal giovane consigliere che andò senza protestare ad infilarsi calzoni lunghi e camicia per tornare poco dopo in aula.
Sono passati poco più di 20 anni e, ricordo, che il richiamo al “rispetto istituzionale” fu una vera e propria scuola per tutti. Ivo Bissoli, Salvatore Balbo, Donato Sportiello, Giancarlo Brino, furono i Presidenti del Consiglio Comunale che, nello svolgere il proprio compito istituzionale, garantirono per tutti il “rispetto” per quei ruoli e luoghi della rappresentanza democratica. In città più “avanzate” vi furono episodi di Sindaci che per attrarre l’attenzione degli elettori si fecero fotografare in mutande, o fasce tricolori indossate in circostanze di festini privati, per non parlare di risse disputate in Parlamento. Ma a Settimo no. Sinistra e Destra, anche nei momenti di maggior contrapposizione erano concordi della necessità di garantire quella che era chiamata con un po’ di retorica ma spirito sincero “la casa di tutti i cittadini”. Era un modo per sottolineare l’importanza della rappresentanza democratica e valorizzare i luoghi e le ricorrenze che, di tale ricchezza, erano i garanti.
Nella “modernità” dei social questi concetti sembrano certamente superati, polverosi e privi di spirito POP. Nel nuovo che avanza si preferisce valorizzare la competizione permanente su tutto e su tutti. La “vocazione maggioritaria” introdotta nel PD da Walter Veltroni ed enfatizzata da Renzi per schiacciare i nemici interni, ha preferito affidare tutto all’immagine dei leader e alla dittatura della maggioranza (che non ha bisogno di luoghi neutri perché per diritto e investitura popolare può e deve occupare tutto).
La Destra Italiana era già ampiamente predisposta a sostituire il rispetto dei luoghi democratici con il culto dell’uomo o donna solo/a al comando.
Il senso delle istituzioni è stato sostituito dal senso per se stessi. E’ così che, anche a Settimo, si sono resi normali e possibili comportamenti che solo pochi anni fa erano considerati, da tutti, inimmaginabili:
- l’occupazione da parte della Sindaca e della maggioranza di tutti gli spazi informativi pagati con soldi pubblici (a Settimo non esiste il diritto di tribuna da parte dell’opposizione);
- l’esibizione in costume sui social di chi poi è stato “scelto” dalla Sindaca come amministratore dell’azienda SAT controllata dal Comune di Settimo. L’interessato diceva di sé che era più bello che intelligente e, a tutt’oggi, non abbiamo capito con quali criteri sia stato selezionato dalla Sindaca;
- la dubbia compatibilità, tra il ruolo rivestito dal Signor Nino Daniel di Amministratore Delegato di Patrimonio (altra società controllata al 100% dal Comune di Settimo), e quello di supporter politico della Sindaca candidata alle primarie del PD, con tanto di telefonate a casa e incontri nei quali chiedere sostegno elettorale.
Da tener conto che recentemente al Signor Daniel la Sindaca ha raddoppiato lo stipendio nonostante il deficit di oltre un milione nella gestione ordinaria maturato nel 2021 dalla società Patrimonio da lui amministrata
- la ricorrenza dell’anniversario di costituzione di SETA SpA senza che nessuno dei Sindaci o Assessori che quella società l’avevano fondata e fatta crescere venisse invitato.
Sarà a causa di tutti questi esempi che non ha destato molto stupore vedere, l’altro pomeriggio, durante una commissione consigliare spuntare alle spalle di un commissario collegato on line, i pulsanti di uno sciacquone del WC (con tanto di doppio pulsante per il risparmio dell’acqua).
Se prima si poteva dubitare che in fondo fossero tutte c…te, dopo questa immagine possiamo ora averne certezza.
Come sono lontani i tempi di quando si mandava il consigliere a sostituire i calzoncini corti. Anche a Settimo le aule e le funzioni istituzionali sono diventate luoghi privati dove ogni comportamento è possibile, basta stare dalla parte giusta, quella dei supporter e degli yes man.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.