Assessori comunali di Settimo Torinese malati o drogati?

Ieri mi è successa una cosa strana e ve la voglio raccontare, non tanto per il fatto in sé, tutto sommato di scarso valore giornalistico, quando per i sentimenti che mi ha suscitato.

Non sapevo se mettermi a ridere o a piangere e alla fine ho scelto la prima soluzione.

In poche parole. Arriva in redazione un comunicato stampa di Città Metropolitana. Gli dò una lettura. Si parla del nuovo centro sportivo del Borgo Nuovo e poiché si tratta di una semplice inaugurazione decido per il “copia” e “incolla” non aggiungendo e non togliendo nulla a quanto comunicato.

Una cosa semplice semplice, che facciamo di rado, ma - lo ripeto - si trattava proprio solo di dare la notizia di un evento. Morta lì.

Passano due minuti e “zac!” sul mio whatsapp arriva un messaggio dell’assessore “Speedy Gonzales” Daniele Volpatto che “mi corregge” su alcune “sfumature”, in particolare precisando “chi ci ha messo i soldi” e soprattutto “a chi deve essere intestato il progetto e l’investimento”. Boh!
Resto per un attimo bloccato. Mi dico tra me e me che “questo è il colmo”. L’Istituzione che “corregge”, a sua insaputa, un comunicato istituzionale fa piangere. In ogni caso rido. Rido ancora di più sulla tempistica: due minuti di orologio.

E un po’ me lo immagino il Volpatto: attaccato al sito internet del giornale o più realisticamente al gruppo Facebook, come un’ostrica allo scoglio.
Poi ripensandoci, mi sorge un dubbio. Non è che per caso il Volpatto accortosi che nel comunicato istituzionale l’unica persona citata è la consigliera di Città Metro Caterina Greco, se l’è presa a male? Evidentemente - ma è più di una semplice elucubrazione - avrebbe voluto che di nomi ci fosse il suo.

Non era la prima volta che mi capitava. Assessori comunali settimesi attenti, puntigliosi e precisini su tutte le notizie pubblicate dai giornali. Interagiscono, mordono, dibattono, cercando in tutti i modi di apparire.  In una parola malati. Malati di social con un continuo bisogno di approvazione sociale.

La malattia non ce l’ha solo Volpatto. La più malata di tutti è sicuramente la sindaca Elena Piastra. Con quei suoi discorsetti da maestrina. Con quei suoi modi di trasformare i piccoli eventi in qualcosa di mai visto prima. Con quelle sue story telling che all’inizio mi facevan dire “toh guarda come parla bene” e adesso “mi hanno stufato”.

Alcuni post...

Ed è un po’ come se ce la immaginassimo tutte le sere a contare i “mi piace” sul suo profilo. Uno, due, tre, questo è uno stronzo. Quattro, cinque, sei, questo adesso mi sente… E via.

Secondo uno studio sui social condotto da Mediakix più che di malattia si dovrebbe parlare di droga, di nicotina digitale o “caffeina 2.0”. Come direbbe Crozza “ragioniamoci su”.