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Carnevale
21 Febbraio 2023 - 23:48
I problemi della città, piccoli e grandi che fossero, sono rimasti lì sopra e sotto il tappeto, eppure da quando ad amministrare Settimo Torinese è arrivata Elena Piastra più nessuno ne vuole parlare. Perchè è carina, intelligente, brava, attiva, simpatica, ama la famiglia e parla con tutti. Insomma una specie di Madonna scesa in terra.
Guai a dire in giro (i suo ultras potrebbero mangiarti vivo) che è anche "arrivista", che più che alla città pensa al partito, che lei e Daniele Volpatto stanno scimmiottando i predecessori Aldo Corgiat e Massimiliano Pace alla ricerca di un posto a Roma e uno a Torino.
Colpa dei social che non si fa in tempo a scrivere mezza critica e subito in 25 son pronti ad intervenire a difesa del potere costituito. S'aggiunge il credito ad una giunta perlopiù composta da giovani.
La verità è però che a quattro anni dall'insediamento qualcosa sta cambiando nella testa e nei pensieri di alcuni cittadini.
Va bene che ci sono stati due anni di pandemia. Va bene che la crisi imperversa. Va bene tutto ma, a parte gli "annunci" e qualche piccola "risistemazione", di progetti e investimenti a lungo termine non se n'è visto uno che sia uno.
La giustificazione?
Cantata come una cantilena che non se ne può più di starla ad ascoltare? Che i predecessori erano stati degli scialacquoni...
Epperò ci hanno lasciato un Palazzetto, una Suoneria, una Biblioteca e persino una RSA da trasformare, combattendo come dei dannati, in un ospedale vero e proprio. Di guerra, ahìnoi, Piastra non ne ha voluta combattere neppure mezza e quel che è peggio, il presidio sanitario rischia di finire in mano ai privati.
Che sia arrivata l'ora di cominciare a fare un po' di critica e autocritica lo stan capendo in tanti. Quale migliore occasione del Carnevale? Dal processo alla veja al processo alla fija il passo è stato più breve di quanto non si potesse immaginare.
Ci han provato - e lo hanno fatto pure bene - quelli del Centro Studi Settimesi. Si sono immaginati un giornalista Venturino Savoiardo del giornale "La Voce di Periferia" (Fabrizio Barbero ) che intervista due pensionati "Giacu" e "Ricu" (Fabrizio Puppo e Franco Ferraresi) e c'è veramente da morire dalle risate (alla spalle della sindaca, s'intende).
Ovunque si girano quel che vedono è un "buco". Là dove sorgerà la metropolitana, lì dove scorre il rio Freidano, qui dove han messo un semaforo per entrare nel sottopasso. E poi a passeggiare sulle aree verdi dove le cacche ci sono ma da quando c'è Piastra nessuno più le vede o ha il coraggio di lamentarsi. Infine al Borgo Nuovo davanti al murales premessa per il più grande progetto "mondiale" di riqualificazione di un quartiere e - dulcis in fundo - davanti all'ospedale che non si capisce più a che cosa serva, se sia chiuso o aperto solo Dio lo sa.
Insomma c'è tutto che non va ma secondo i due pensionati "va bene lo stesso", andiamo avanti così. La presa per il sedere, lo sfottò, lo sberleffo è totale.
In sottofondo musica e parole di "Girano" un vecchio brano di Gipo Farassino...: "Le palle girano, girano, girano. Sai che mi girano, girano, girano. A me in poco tempo mi girano, girano... Come le pale vedi girano, girano"
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