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Settimo Torinese

Pif e i momenti di (in) felicità a teatro

Premiato in consiglio comunale per il suo impegno sociale

Pif, Pierfrancesco Diliberto

Pif, Pierfrancesco Diliberto

Il regista e scrittore Pif è stato ospite del consiglio comunale, che gli ha consegnato un premio per il suo impegno nella promozione della cultura delle legalità. «Non voglio essere leader della lotta, ma parte della lotta – ha detto Pif – Non ha senso creare un recinto con espressioni “il regista antimafia”, “il poeta antimafia”, “il giudice antimafia”. Io penso che siamo tutti antimafia, quindi ciascuno di noi sia leader dell’antimafia nella sua vita». 

Il vicesindaco Giancarlo Brino e la presidente del consiglio comunale Carmen Vizzari  hanno consegnato una targa a Pif. «Per il suo esempio e la sua capacità di sensibilizzare in particolare i giovani in una campagna che unisce tutti – ha detto Vizzari a nome del Consiglio – Grazie in particolare per aver partecipato, lo scorso anno, alle iniziative per le scuole nell’ambito del progetto Professione Legalità».

Pif al Teatro Garybaldi

AL TEATRO GARYBALDI

“Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già vestito meglio”, questa è una delle frasi ascoltate nel divertentissimo spettacolo di Francesco Piccolo e Pif al Garybaldi, per la stagione “Amami Ancora”, giovedì 31 marzo. Momenti di trascurabile (in)felicità, questo il titolo dello show, è stata l’occasione per far “parlare” due libri di grande successo, Momenti di trascurabile felicità (2010) e Momenti di trascurabile infelicità (2015) attraverso la viva voce del loro autore Francesco Piccolo scrittore, sceneggiatore e autore televisivo tra i più poliedrici del panorama italiano. Un monologo con il quale si dà importanza e valore a quei momenti felici ed infelici dell’esistenza quotidiana sui quali non abbiamo il tempo o la pazienza di soffermarci.

In foto, l’attore Pif premiato in consiglio comunale (foto Tancredi Pistamiglio)

Francesco Piccolo lo ha fatto dando vita ad un “catalogo” di eventi trascurabili ma piantati nella vita di ognuno, che fanno sempre dire a chi sta in platea: “è vero, è successo anche a me”. Lo scrittore è stato accompagnato da un ospite speciale per compiere un tratto di strada insieme tra momenti di trascurabile felicità e infelicità: Pierfrancesco Diliberto in arte Pif già protagonista dell’omonimo film diretto da Daniele Luchetti e scritto a quattro mani da Luchetti e Piccolo. A fine spettacolo abbiamo chiesto a Pif alcune curiosità: Pif, cos’è per te la felicità? “Difficile rispondere. La domanda è semplice, è la risposta a essere complicata, perché la felicità è una cosa piuttosto complessa. Questo spettacolo fa capire proprio che sono le cose più piccole, quelle quotidiane a renderci felici. A un certo punto, come hai visto, sono sceso dal palco a chiederlo alle persone quali siano i loro “momenti di trascurabile felicità” e quasi sempre hanno nominano, attimi, cose minori, non i grossi eventi”. 

Invece, l’infelicità? “Io, per indole, penso che c’è sempre un buon motivo per essere infelici”. Come ti trovi sul palco al fianco di Francesco Piccolo? “Sono rilassato perché devo semplicemente leggere, solitamente entro nel panico quando mi devo ricordare le cose.

In più ormai viviamo l’esibizione come un piacere, anzi ci sentiamo in colpa che la gente paghi un biglietto per vedere noi che ci divertiamo”. Ultima cosa, contento della targa che ti ha donato il Consiglio Comunale oggi? “Certo, l’obbiettivo adesso è quello di ottenere la cittadinanza onoraria della città di Settimo Torinese”.

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