Cerca

Settimo Torinese

Un cortile intitolato a Peppino Impastato: “Sempre con noi”

Al Mu-Ch, in occasione della Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

UN CORTILE INTITOLATO A PEPPINO IMPASTATO

Un cortile intitolato a Peppino Impastato a Settimo

Peppino Impastato è sempre con noi.

Sabato 25 marzo è stato intitolato il cortile interno del Museo della Chimica di via Leinì 84 di Settimo a Giuseppe Impastato (detto Peppino).

Erano presenti la sindaca di Settimo Elena Piastra, la presidentessa del Consiglio Comunale Carmen Vizzari, il presidente dell’Associazione Culturale Due Fiumi di Settimo Enrico Mario Lazzarin, Giovanni Impastato (fratello di Peppino), Diego Sarno, Consigliere Regionale e coordinatore dell’Associazione Avviso Pubblico, e Renato Pittalis, sindaco di Leinì e presidente dell’Unione Net.

Peppino Impastato è stato un giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, membro di Democrazia Proletaria e per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra fu assassinato il 9 maggio 1978.

“Siamo onorati di intitolare un angolo della nostra città- ha detto Carmen Vizzari- a Peppino Impastato perché è importare restituire uno spazio pubblico alla legalità e alla lotta contro le mafie e le ingiustizie. Peppino Impastato si è ribellato con coraggio e con forza alla cultura mafiosa di cui era intrisa la sua terra”.

Enrico Mario Lazzarin ha sottolineato proprio come la dedica a Peppino del cortile del Museo della Chimica è significativo, poiché tutti gli alunni che visiteranno il museo potranno riflettere sulla lotta contro la mafia.

“Peppino con il suo coraggio - ha sottolineato Giovanni Impastato - non ha solo additato i mafiosi e i loro soprusi, ma soprattutto è stato un vero ambientalista, perché  ha denunciato la devastazione dell’ambiente a opera della mafia. E ha combattuto non solo la mafia ma la cultura mafiosa, sottolinenando come l’insegnamento della bellezza può fornire un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.

Anche Elena Piastra ha evidenziato come l’esempio di Peppino Impastato è stato, è e sarà un esempio per tutti i ragazzi.

Durante la celebrazione sono state lette alcune poesie di Peppino a cura dell’Associazione Culturale Due Fiumi. A fine inaugurazione il gruppo Cosmos Hardrockita ha interpretato alcune canzoni che proprio Radio Aut, fondata nel 1976 da Peppino Impastato a Terrasini, metteva in onda.

Al pomeriggio, presso la Sala Levi della biblioteca Archimede, è stato presentato il libro “Resistere a Mafiopoli”, edizioni Navarra, scritto da Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e Franco Vassia. Ha moderato la giornalista Ludovica Lopetti,

Un libro che ha fatto la storia del movimento antimafia. Giovanni Impastato racconta la storia della sua famiglia e di come è riuscito a resistere contro lo strapotere della mafia, portando avanti con la madre Felicia un’eredità dal valore immenso.

Giovanni Impastato (fratello di Peppino)

“Resistere a Mafiopoli” è l’unica intervista a Giovanni Impastato che risponde alle domande e alle richieste di approfondimento del giornalista Franco Vassia, nella quale vengono evidenziate le molte battaglie che la famiglia Impastato ha intrapreso negli anni sottolineando come il suo rapporto con Cinisi, la Mafiopoli del titolo, sia cambiato grazie all’inarrestabile impegno dell’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato ONLUS e alla risposta di una società civile mossa da nuove sensibilità.

Manuela Massarenti, attrice, ha letto i passi salienti del libro, mentre il Gruppo Claudio Marchigiano ha interpretato alcune canzoni di accompagnamento al libro.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori