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Il caso

"Tang-Est? Sì, ma con rispetto per l'ambiente e nessun pedaggio per i residenti"

Le amministrazioni locali sono favorevoli al progetto, ma ci sono dei punti fermi da rispettare

La tangenziale di Torino (immagine d'archivio)

La tangenziale di Torino (immagine d'archivio)

Nelle scorse settimane, lunedì 19 dicembre, a seguito di un incontro avvenuto tra gli amministratori del territorio e quelli di Torino, sembra che l’impasse sul progetto della Tangenziale Est si sia leggermente sbloccato. Città Metropolitana, infatti, avrebbe accantonano 100mila euro per la redazione di uno studio di fattibilità proprio in merito alla Gronda Est. 

Un’opera importante come questa non può essere calata dall’alto. Deve essere condivisa il più possibile con gli amministratori e i cittadini, al fine di risolvere una volta per tutte il problema della pressione eccessiva che il traffico pesante fa gravare sulle Tangenziali Sud e Nord e sulla viabilità che interessa il Chierese e il territorio collinare ad est di Torino” aveva affermato durante l’incontro di due lunedì fa Jacopo Suppo, vice-sindaco di Città Metropolitana. 

Jacopo Suppo, vice-sindaco di Città Metropolitana, all'incontro di lunedì' 19 dicembre

Gli amministratori locali concordano tutti sulla necessità di quest’opera, ma alcune riserve sono rimaste. Se da San Raffaele, il sindaco Ettore Mantelli ha precisato che “sì, siamo favorevoli alla tangenziale ma il tratto principale dovrà passare sotto al canale Cimena”, adesso al dibattito si è aggiunto anche Paolo Cugini, sindaco di Gassino, che ha precisato la sua posizione. 

“L’opzione zero, quella in cui quest’opera non viene costruita, non è da contemplare - ha affermato - piuttosto si parli di come realizzare la Tangenziale. Sulla questione inquinamento, innanzitutto, bisogna capirsi: la presenza di un’infrastruttura che renda più scorrevole il traffico, aiuterebbe a diminuirlo, l’inquinamento, non ad aumentarlo”. 

Paolo Cugini, sindaco di Gassino

Immancabile, poi, la risposta agli ambientalisti: “c’è preoccupazione per il fatto che il nostro territorio sia tutelato da UNESCO, con l’etichetta MAB. Vorrei solo ricordare che ci sono opere analoghe in costruzione in altri siti MAB, si vedano le Langhe e il Roero dove si sta facendo addirittura un’autostrada - commenta Cugini - se poi si parla di consumo del suolo, alcuni tratti di tangenziale potrebbero essere interrati, di modo da non andare ad intaccare il verde del territorio”.

Le proposte su come realizzare l’opera, da parte delle amministrazioni locali, ci sono tutte. “Come Comune di Gassino abbiamo già stilato una serie di documenti. Le richieste? Sono semplici. Il tratto di strada dovrà essere separato dalla viabilità locale e da quella ordinaria, di modo da non causare problemi ai cittadini. Inoltre, ci deve essere compatibilità ambientale, con passaggi in galleria o in semi-trincea per salvaguardare il più possibile flora, fauna e falde acquifere - continua il Sindaco gassinese - ancora, c’è il discorso dei pedaggi: i residenti dovrebbero essere esentati dai pagamenti e le amministrazioni dotate di adeguati sistemi di controllo, di modo che se dei camion scelgono ancora di passare per le strade di collina vengano multati, perché molta gente pur di non pagare 1 euro in più sceglierebbe di passare dai centri storici”. 

Sembra che i Sindaci locali abbiano le idee abbastanza chiare sulla questione e, adesso, la palla passa a Città Metropolitana di Torino, a cui spetterà il compito di decidersi sul da farsi e coniugare le varie richieste (anche contrastanti) di cittadini e amministratori.

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