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Voci dal carcere
13 Giugno 2023 - 16:02
carcere
Pensavo di scrivere “buone notizie dal carcere” e in verità avevo buone prospettive: sono stati presentati gli atti del convegno di marzo sul coinvolgimento della cittadinanza con la Casa circondariale, è nato un primo coordinamento dei volontari che si occupano di detenuti; il sindaco, la vicesindaca e una assessora sono venuti a conoscere il direttore e la struttura di Corso Vercelli (non hanno potuto visitare tutto per motivi di sicurezza che, nonostante l’impegno e la buona volontà del personale, in questi tempi esplodono in varie parti d’Italia e anche a Ivrea); sono stati avviati alcuni corsi di formazione ci sono buone collaborazioni con il servizio sanitario e insomma qui a Ivrea, sembra si possa affrontare l’estate con maggiore ottimismo.
Qui a Ivrea.
Perché tutto attorno fioriscono cattive notizie.
Basta scorrere la rassegna stampa che la rivista “Ristretti orizzonti” del carcere di Padova pubblica giornalmente sui temi del carcere e del disagio per perdere il sorriso. Faccio un elenco disordinato.
Inizio dall’Arabia Saudita. Nel 2022 da un articolo di Sergio D’Elia, (presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino). Qui la spada (si proprio la spada del boia che vediamo nei film) ha mozzato 196 teste, 81 in un solo giorno il 12 marzo, con un rituale pubblico e barbaro: i condannati sono stati messi in ginocchio con le mani legate dietro la schiena e la testa posata sul ceppo, il boia ha sguainato la spada e inferto il taglio mortale, la folla ha urlato “Allahu Akbar!” (Dio è grande). quest’anno siamo a 47 persone giustiziate. e molte volte si tratta di accuse politiche mescolate con delitti comuni, per uomini, donne e bambini.
Ma anche noi non possiamo dormire tranquilli: “I suicidi in carcere nel 2022 hanno raggiunto un livello senza precedenti”, nota il Consiglio d’Europa che chiede a Roma di migliorare le misure anti-suicidio e “proseguire gli sforzi per assicurare una capacità sufficiente delle Rems”, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che hanno preso il posto degli Ospedali psichiatrici giudiziari.
Non voglio fermarmi sul caso della questura di Verona: lo abbiamo letto tutti!
Devo solo dire che nel mese di maggio la popolazione carceraria è aumentata di circa 950 unità e voglio ricordare due suicidi: uno a Livorno e uno a Venezia fra il 30 maggio e il 6 giugno e riportare che oggi, 11 giugno il bollettino delle morti in carcere sale di due unità: uno di trentasei anni ad Ancona e uno di trentuno a Livorno.
Forse la prossima settimana ci saranno solo buone notizie.
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