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Dibattito

Alla ricerca di soluzioni alternative al carcere. Ivrea ci crede e ci sta lavorando (VIDEO)

Gli atti del convegno svoltosi il 9 e 10 marzo: “ Ti riguarda, la persona al centro: ripensare la pena. Dentro, Fuori e Oltre il carcere”

ll 7 giugno, allo Zac, le Officine del terzo settore e Antigone (l’associazione che si occupa di diritti in carcere) hanno presentato alla città gli atti del convegno svoltosi il 9 e 10 marzo sul tema “ Ti riguarda, la persona al centro: ripensare la pena. Dentro, Fuori e Oltre il carcere”

Il programma prevedeva interventi di Perla Allegri, di Antigone, di Armando Michelizza presidente dei volontari penitenziari, del rapper Kento, della neoassessora Gabriella Colosso e della vicesindaca Patrizia Del Santo. Erano attesi anche gli interventi in remoto  di Roberto Paciolla e della senatrice Ilaria Cucchi che avevano già partecipato al convegno di marzo. 

Alle nove in punto Francesco Giglio ha ricordato lo sconcerto la morte per lo sciopero della fame di due detenuti del carcere di Augusta avvenuta sotto ilsilenzio generale mentre tutti eravamo distratti dalle polemiche per lo sciopero di Cospito.

Subito dopo  Perla Allegri ha sommariamente riassunto gli atti del convegno con una particolare attenzione alla situazione attuale delle carceri che si stanno di nuovo sovraffollando e che mantengono molto basso l’intervento educativo previsto dalla costituzione rispetto a quello della sicurezza. La media italiana è di 1 educatore ogni 70 detenuti e 1 agente di custodia per 1,5 detenuti.

Le riflessioni e i numeri portati da Antigone continuano a denunciare gli aspetti negativi del carcere.

Anche Armando Michelizza ha parlato delle criticità della organizzazione penitenziaria ma ha sottolineato che a Ivrea si è tenuta con ottime prospettive la prima riunione dei volontari che a vario titolo si occupano del carcere proponendo una sempre maggiore collaborazione per favorire l’apertura della città e verso la città per considerare le potenzialità delle persone che attualmente sono lasciate ad oziare e a subire lo stigma di inutilità che il carcere e la società gli attribuisce.

Il rapper Kento ha raccontato del suo lavoro nelle carceri minorili e ha ricordato che per molti il carcere a volte è il luogo di prima educazione e di come tutti siamo chiamati a coltivare la nostra libertà e quella degli altri come caratteristica della nostra umanità.

L’assessora Colosso ha ricordato anche la morte della legge, arrivata quasi al traguardo sulla liberazione dei bambini figli delle detenute in carcere avvenuta nei mesi scorsi per l’eutanasia voluta dalle forze di governo che hanno riempito nell’ultima lettura di mille emendamenti peggiorativi. 

Ha soprattutto elencato l’impegno comune dell'amministrazione a riattivare le varie strutture per l’attività verso i più deboli  e la volontà di far riunire in Consiglio Comunale anche all’interno del carcere, uno dei quartieri della città.

In un lungo collegamento internet Roberto Paciolla ha lodato l’attività svolta e ha ricordato che questa novità potrebbe essere riprodotta sulla piazza nazionale

Il garante Raffaele Orso Giacone ha brevemente accennato a un paio di nuovi progetti di formazione attivi in carcere e su un clima di partecipazione e rinnovamento che si sente in corso Vercelli.

La Vicesindaco Patrizia Del Santo ha finalmente descritto le novità della nuova amministrazione e della volontà a lavorare - anche con i riferimenti delle persone del terzo settore - per lo sviluppo delle attività di sostegno per favorire il lavoro e l’inserimento sociale dei detenuti e di quelli che escono del carcere.

La serata si è chiusa con lo spettacolo offerto dal rapper Kento e dai giovani che hanno collaborato con lui. 

O.R.G.

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