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Politica
17 Aprile 2023 - 19:03
Sono passati 10 anni da quando un gruppo di cittadini scontenti della situazione politica in generale, ma con uno sguardo specifico all’amministrazione locale, ha dato vita a un gruppo di ispirazione civica che ha preso il nome di Viviamo Ivrea.
Il malcontento nasceva soprattutto dal fatto che i partiti politici strutturati a livello nazionale invece di ascoltare i cittadini, per elaborare in maniera trasparente e partecipata delle politiche pubbliche incentrate sul Bene Comune, si erano nel tempo trasformati in meri comitati elettorali nei quali le decisioni venivano prese nelle segreterie.
Dopo una lunga serie di incontri con persone provenienti dalla società civile e riscontrando una grande condivisione di intenti, che andava oltre la dicotomia destra/sinistra, si è così deciso di dare vita a una formazione civica che ha espresso una lista di candidati durante le elezioni del 2013 che è riuscita a prendere abbastanza voti per portare un proprio rappresentante in Consiglio Comunale.
Chi segue le vicende politiche della città ricorderà che l’Amministrazione della città dal 2013 al 2018 è stata appannaggio del Partito Democratico con Sindaco Carlo Della Pepa, al suo secondo mandato. Sono stati per noi 5 anni molto intensi durante i quali abbiamo imparato a conoscere il funzionamento della macchina pubblica. Fin da subito ci siamo posti come una forza di minoranza: non di “opposizione” a prescindere, ma valutando di volta in volta i provvedimenti portati in discussione e votazione dall’esecutivo, nel solo interesse della collettività.
Carlo Della Pepa, ex sindaco
Ciò che maggiormente ci colpiva di quella amministrazione era l’incapacità o la mancanza di volontà di condividere - con la minoranza e con la cittadinanza - il dibattito sui temi di maggior rilevanza. Il nostro pensiero è sempre stato quello che quando si tratta di fare delle scelte che toccano i valori e l’etica non dovrebbero esistere, almeno a livello locale, posizioni ideologiche provenienti dall’alto: un rischio questo che nel caso di una forza civica, come la nostra, non esiste.
Le nostre molteplici battaglie in quegli anni sono state sempre basate sull’analisi e la conoscenza dei temi trattati, e hanno fatto sì che acquisissimo un bagaglio di esperienze che ha fatto crescere la nostra cultura politica, maturando in noi l’idea che un modo diverso di amministrare fosse possibile. Allora, così come ora.
Forti di questo percorso, e avendo acquisito una certa autorevolezza e credibilità all’interno del panorama politico cittadino, nel 2018 abbiamo nuovamente partecipato alle elezioni, questa volta in coalizione con altri due gruppi politici locali. Abbiamo ottenuto un consenso fino a pochi anni prima impensabile, certificato dai quasi 2.000 elettori che si sono riconosciuti nelle nostre idee e proposte sempre orientate al futuro seppur partendo dal passato, almeno da quello più recente.
Come è risaputo le elezioni di cinque anni fa sono state appannaggio di una coalizione di centro destra con a capo un Sindaco che si dichiarava (e lo fa ancora oggi) più di sinistra che di destra, dal punto di vista degli ideali. Ma l’Amministrazione che sta completando il proprio mandato si è dimostrata, come peraltro ampiamente previsto dagli osservatori più attenti, fin da subito un gruppo eterogeneo e senza alcuna esperienza che non ha certo vinto per propri meriti o proposte, ma grazie ai demeriti dell’avversario diretto, che negli ultimi cinque anni aveva scontentato un po’ tutti.
Purtroppo per la città l’attuale maggioranza, dilaniata da diatribe interne, ha passato più tempo a litigare che a fare qualcosa di concreto per la città con gli assessori che si sono limitati a curare il proprio orticello promettendo mari e monti nella speranza di capitalizzare in vista delle prossime elezioni di maggio, ma lasciando in eredità a chi verrà più incertezze e incompiute che opere completate.
Purtroppo con un metodo di calcolo poco rappresentativo del volere degli elettori anche nel 2018 siamo riusciti a portare in Consiglio Comunale un solo rappresentante della lista civica Viviamo Ivrea, nonostante l’aver ricevuto oltre il doppio dei voti della tornata elettorale precedente.
Nell’ultimo quinquennio però, a differenza di quello precedente, la collaborazione con gli altri colleghi di minoranza è stata più marcata: abbiamo condiviso con loro una visione politica basata su valori e principi condivisi, ma soprattutto incentrata su nuove modalità di discussione.
Quest’esperienza ci ha quindi portato a iniziare un percorso di confronto comune sui contenuti e su quegli elementi che avrebbero potuto risultare divisivi, proseguendo quel metodo di discussione alla pari già utilizzato nel corso di tutto il mandato.
Nella foto: Alberto Avetta (consigliere regionale del Pd), Enrico Giacopelli (Laboratorio civico), Francesco Comotto (Viviamo Ivrea) e il candidato a sindaco Matteo Chiantore
Chiusa positivamente questa fase di approfondimento volta a valutare - in tutta franchezza e serenità – la compatibilità tra i gruppi, abbiamo deciso di creare una coalizione progressista e riformista per le elezioni amministrative 2023 con il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e Laboratorio Civico Ivrea. Abbiamo poi individuato il candidato Sindaco tramite delle votazioni primarie di coalizione svoltesi, con buona partecipazione, domenica 26 febbraio che hanno premiato Matteo Chiantore.
È la prima volta che il candidato Sindaco di una coalizione viene individuato attraverso le primarie e noi crediamo che questo sia un evento epocale per la politica cittadina che potrà diventare un esempio da seguire anche in futuro rendendo protagonisti i cittadini/elettori che potranno scegliere da chi venire rappresentati senza doversi vedere imposto un candidato deciso dalle segreterie di partito.
Questo passaggio democratico ha reso ancora più coesa l’azione dei gruppi della coalizione con i quali abbiamo elaborato il programma amministrativo che presenteremo agli elettori proponendo, fin da queste prime battute, un cambio radicale su certe liturgie politiche ormai desuete e non più adatte alla complessa società globale nella quale viviamo.
In questo contesto l’apporto di Viviamo Ivrea, grazie alla conoscenza e all’esperienza maturate in dieci anni, sarà soprattutto quello metodologico basandosi sull’ascolto, la partecipazione e la condivisione con i cittadini per attuare politiche pubbliche concrete e innovative per una città che deve interrompere quanto prima il flusso di declino socio-economico e la fuga dei giovani verso lidi più accoglienti e promettenti per il loro futuro.
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