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Il caso

Quel cartello di McDonald’s è uno schiaffo al commercio locale!

Il consigliere comunale di Cuorgnè denuncia il cartellone stradale della catena americana che invita ad uscire dalla città e ad andare a Rivarolo: “Chi ha autorizzato quel cartello?”. Bufera sui social

Cuorgnè

Il cartello che invita a fare inversione di marcia

C’era una volta la bella abitudine di mettere, all’ingresso dei paesi e delle città, i cartelli stradali che davano il benvenuto ai visitatori. “Benvenuti a Verolengo”. “Benvenuti a Castellamonte”. E così via.

Di solito c’erano poi, sulla stessa strada, i cartelloni pubblicitari che invitavano a far la spesa da tizio piuttosto che da caio, a pranzare in tal trattoria, a cenare in quel posto là che è il migliore del paese. 

Insomma, per gli automobilisti, motociclisti, camionisti o ciclisti, erano il primo biglietto da visita all’ingresso di una realtà, piccola o grande che fosse.

Oggi quei cartelli ci sono ancora, ma mai è capitato di notare quello che invece si osserva da qualche giorno a Cuorgnè.

Un cartellone pubblicitario del McDonald’s, di quelli che si vedono ovunque nelle strade del mondo, con le indicazioni per raggiungere il nuovo fast food canavesano inaugurato pochi giorni fa, invita chi è di passaggio a Cuorgnè ad inforcare la rotonda e a tornare indietro: dopo 7 minuti di viaggio, ecco  il ristorante della nota catena americana, in corso Torino 192 a Rivarolo Canavese.

Il cartellone non è passato inosservato ai cuorgnatesi.

Il post di Davide Pieruccini

Ma, soprattutto, al consigliere comunale di opposizione Davide Pieruccini che ha postato su facebook la sua indignazione.

Non tanto verso il colosso americano della ristorazione - che fa quel che vuole, per carità - ma verso l’amministrazione comunale che ha autorizzato l’installazione sul proprio territorio di un cartello che invita ad uscire dalla città per andare a pranzare o cenare in quello vicino.

Credo che autorizzare un cartellone simile all’ingresso della Città di Cuorgnè sia come darsi una martellata sul piede da soli a livello commerciale cittadino - commenta Pieruccini in calce alla foto del cartello postata su facebook -. Bene la pubblicità e ci mancherebbe, ma il consiglio alla inversione di marcia grazie alla rotatoria zona Ipercoop escludendo l’ingresso in Cuorgnè sia anche troppo. Il commercio cuorgnatese ha bisogno di essere pubblicizzato e non evitato…”

A completare il post, emoji rossi di rabbia.

La polemica sul commercio cuorgnatese sui social

Ovvio che in calce al post del consigliere comunale si sia scatenata una bagarre di commenti.

Cuorgnè muore e noi sponsorizziamo Rivarolo”, scrive Franca Delia Mirabelli.

Ma mettiamolo un cartello serio del tipo ‘Cuorgnè solo cinesate grazie’…”, aggiunge.

Suggerisci alle attività commerciali cuorgnatesi di acquistare spazi pubblicitari in zona Rivarolo”, commenta Alex Erre.

Per Alby Jack Bersanonon è di certo un cartello che uccide il commercio a Cuorgnè…e morto da anni e anni… Anche se non ci fosse il cartello… ora l’attrazione è il MacDonald’s di Rivarolo… Lo sanno pure le marmotte a Ceresole”.

Sì effettivamente Cuorgnè ormai sta andando a rotoli, ci sono più negozi chiusi che altro…”, posta Cristian Fassero.

Franca Tarro aggiunge: “il cartello come altre cose per il commercio della nostra Cuorgnè è il segno che ormai a nessuna amministrazione importa pensare come far crescere lo sviluppo commerciale… E’ vero che ora è difficile buttarsi per aprire un’attività ma con un po’ di impegno si potrebbe tenere e far crescere un po’ la nostra Città non solo con piccole feste e manifestazioni che poi non lasciano nulla. Vedi la tristezza di via Torino nel passato per noi una passeggiata su e giù con negozi aperti a destra e a sinistra senza un buco vuoto… Ormai un passato che a Cuorgnè non tornerà”.

Luciana Santagiuliana propone: “Costruiamo un Mc Donald anche a Cuorgnè, magari al posto dell’ex Jervis, sempre meglio che lasciarlo andare in malora”. 

Al coro di commenti sullo stato del commercio cittadino s’aggiunge anche quello dell’ex consigliere comunale Davide Trettene ai tempi di Giancarlo Vacca Cavalot: “Diciamo che le iniziative di Natale promosse dall’amministrazione comunale sono state pari a zero: meno male che commercianti volenterosi si sono spesi per fare qualcosa di interessante… quello che manca da un po’ sono gli eventi in centro che danno un po’ di luce al commercio…”.

Insomma, il dibattito è aperto.

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