Cerca

Chivasso

Cara Amministrazione comunale, non è solo la neve a creare disagi…

Quando il flusso degli eventi mondani e commerciali si ritira, quello che resta è una città con ancora troppe barriere architettoniche.

La neve e la disforia

Avete presente i disagi subiti a causa di una sola giornata di neve?

Avete presente i disagi subiti a causa di una sola giornata di neve? Vi è chi certe problematiche inerenti la libertà di movimento in città le vive tutti i giorni. Ebbene sì, nonostante il Comune di Chivasso, il febbraio scorso, abbia approvato il PEBA - il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche previsto dalle Legge italiana n.41 fin dal lontano 1986 - ad oggi la situazione in città è tuttora stagnante, proprio come la poca acqua della Roggia San Marco che, in alcuni punti, l’attraversa. Capita ancora troppo spesso di imbattersi in marciapiedi ed edifici pubblici, in percorrenze pubbliche, in cui persistono gravi impedimenti all’accessibilità degli spazi. In pratica, se sei ipovedente o non vedente, se fai uso di una sedia a rotelle, se hai difficoltà a deambulare, non sarà solo la neve in questi giorni a impedirti di muoverti…

Nei giorni scorsi abbiamo posto in evidenza, grazie ad alcune segnalazioni di cittadini pervenute in redazione, la presenza di barriere architettoniche a Chivasso, come i punti luce (lampioni stradali) e cartellonistica stradale verticale impiantati al centro del marciapiede di Via Nino Costa, sul lato nord che va dal n° civico 52 fino all'incrocio con via Togliatti. Una domanda sorge spontanea: “I partiti politici e le associazioni presenti sul territorio del chivassese hanno mai vigilato a dovere?”. Di fatto sembrerebbe non esserci stato alcun provvedimento o azione legale per impegnare l’amministrazione a rispettare effettivamente il PEBA, come invece è successo in molti comuni italiani che, grazie all’intervento di alcune associazioni, sono stati condannati per atti discriminatori verso le persone con disabilità a causa dell’inerzia delle amministrazioni nell’abbattere barriere che impedivano l’esercizio della libertà di movimento. 


 
Eh sì, Chivasso sembra ancora così lontana dall’essere ‘smart’, dal pensare, progettare e costruire un ambiente accogliente e adatto a tutti, garantendo la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Se oggi siamo ancora qui a parlare di barriere architettoniche, significa che ce n'è bisogno, come sanno tutte le persone che vivono o hanno vissuto una situazione di riduzione della mobilità personale. Noi facciamo la nostra parte, cercando di sensibilizzare l’Amministrazione comunale, voi continuate a segnalare, mandando informazioni e immagini a info@giornalelavoce.it e al numero 347 443 1187.


 
 
 
 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori