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Deposito Nucleare
19 Aprile 2023 - 14:54
«Siamo pochi e demotivati»: problemi nei siti nucleari
I dipendenti di Sogin, l’azienda di Stato che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari (tra cui quelli di Trino e Saluggia), da settimane sono in agitazione: lamentano un organico numericamente insufficiente. La Filctem-Cgil chiede l’assunzione di nuovo personale e ha promosso una vertenza sindacale.
A Saluggia le rsu Filctem-Cgil - Andrea Davanzo, Andrea De Marco e Emanuele De Maria - evidenziano un problema dovuto alla carenza di perso- nale: «Per via di un collega malato, certificato, e per l’irreperibilità, giustificata, di chi lo poteva sostituire, e per gli impegni di reperibilità di altri due colleghi su altre linee, è stato obbligato alla sostituzione un quinto collega, col problema che avrebbe avuto tre settimane filate di reperibilità. L’episodio fa capire quanto sia numericamente carente l’impianto di Saluggia e quanto una situazione imprevista possa metterci in difficoltà. Serve assunzione di personale, presto e in numero adeguato».
Per quanto riguarda l’ex centrale nucleare “Enrico Fermi” di Trino, Samantha Finamore, rsu Filctem-Cgil insieme a Gian Piero Porcaro, spiega: «Al sito di Trino mancano 27 addetti; attualmente siamo in 52, ma dopo l’estate altre quattro persone andranno in pensione. L’incontro con Sogin non ha portato a nulla di concreto; la società non ha fornito date certe e la proposta è stata di aumentare l’organico di undici unità, cosa che non risolve nulla, senza dirci da dove e quando arriverebbero. Siamo in difficoltà: nel settore manutenzione abbiamo cinque persone, di cui due in categoria protetta che non possono svolgere tutte le mansioni, e tre con un’età media di 60 anni. In un altro settore abbiamo un capo reparto che non ha nessuno sotto di lui. Nel settore di fisica sanitaria ci sono tre dipendenti con l’appoggio di quattro addetti della Nucleco. Mancano 27 persone rispetto a quanto previsto dal piano vita intero, e il decommissioning sta entrando in una fase delicata. In centrale abbiamo lavoratori Nucleco già formati da noi da anni che si potrebbero assumere. Noi dipendenti ci abbiamo sempre messo una pezza, ma se l’organico dovesse ancora diminuire saremmo in grossa difficoltà sul decommissioning. Siamo pochi e demotivati».
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