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Deposito nucleare

Le scorie radioattive continuano a rimanere nei nostri paesi

Anche quest’anno una pioggia di soldi a Comuni e Provincia

Deposito Nazionale

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Se qualcuno mai si chiedesse perché i rifiuti radioattivi, a più di trent’anni dalla chiusura delle centrali nucleari, continuino a rimanere nei siti inidonei di Saluggia e Trino, e soprattutto se qualcuno mai si chiedesse perché i sindaci di Saluggia, di Trino e dei Comuni limitrofi non mettano in campo un’azione coordinata per costringere il Governo a procedere all’individuazione del sito per il Deposito Nazionale (la procedura, già partita in ritardo, è arenata da mesi) in cui trasferire tutto il materiale... la risposta sta nella tabella qui a sotto.

La tabella è tratta dalla recente delibera del Cipess che assegna a Comuni e Provincia le “compensazioni territoriali” (queste sono relative al 2021, ma vengono erogate ogni anno) per la presenza sul territorio di centrali e impianti nucleari. Il Comune di Saluggia incassa oltre 2,2 milioni di euro, quello di Trino quasi 800 mila, quello di Crescentino 326 mila, la Provincia di Vercelli 1,5 milioni.

E quindi i sindaci, anziché sollecitare a sbaraccare, incamerano. Anzi: fanno causa allo Stato perché vogliono più soldi, ripristinando le “compensazioni” originarie. Ecco perché dal Vercellese, e dalle sponde di Dora e Po, le scorie non se ne andranno mai.  (u.l.)

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