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Cronaca

Mucche sui binari e treno lanciato contro la mandria: una strage animale

Sulla linea Santhià-Biella paura per i passeggeri, intervento d’emergenza del Comune

Mucche sui binari

Mucche sui binari e treno lanciato contro la mandria: una strage animale

È stata una giornata difficile e carica di tensione per le ferrovie biellesi, segnata da un incidente che poteva trasformarsi in una tragedia ben più grave. Nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre 2025, il treno regionale Santhià-Biella, giunto nel territorio di Candelo, si è improvvisamente trovato davanti una mezza dozzina di mucche che pascolavano direttamente sui binari, nei pressi del sottopassaggio di via Garibaldi. L’impatto è stato inevitabile. Il convoglio le ha investite in pieno, uccidendone alcune sul colpo e scaraventandone almeno due a distanza, in una scena che i primi soccorritori hanno definito impressionante.

Sul posto è arrivato immediatamente il sindaco Paolo Gelone, che ha seguito da vicino tutte le fasi dell’emergenza. «È stata una fortuna che il treno non sia deragliato», ha spiegato il primo cittadino, sottolineando come l’episodio avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. «Alcune mucche sono morte sul colpo, due sono state scaraventate lontano, stiamo aspettando il veterinario». Parole che restituiscono la violenza dell’impatto e la complessità dell’intervento in corso.

A bordo del treno viaggiavano circa quaranta persone, tra cui anche bambini. Nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata forte. Il convoglio si è arrestato dopo l’urto e i passeggeri sono rimasti a lungo all’interno delle carrozze, mentre all’esterno si consumava una scena difficile da sostenere. «Prima di farli scendere ho fatto portare dei teli per coprire i corpi degli animali», ha raccontato ancora Gelone, evidenziando la necessità di tutelare anche l’aspetto psicologico delle persone coinvolte.

L’episodio ha messo in moto una macchina dei soccorsi rapida e coordinata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la protezione civile e la polizia locale di Candelo, che insieme all’amministrazione comunale hanno gestito il recupero dei passeggeri. Non potendo proseguire il viaggio, i viaggiatori sono stati accompagnati in sicurezza all’oratorio di San Pietro, dove hanno potuto attendere al caldo e in condizioni di tranquillità l’arrivo dei mezzi sostitutivi.

«Grazie ai mezzi dei vigili del fuoco, alla protezione civile e alla polizia locale siamo riusciti a portare tutti in tempi brevi all’oratorio», ha spiegato il sindaco. «Lì hanno potuto aspettare i due autobus mandati da Trenitalia, che ci ha fatto i complimenti per la rapidità con cui abbiamo soccorso i passeggeri». Un riconoscimento che arriva al termine di un intervento gestito in condizioni non semplici, tra binari occupati, animali da recuperare e un treno da mettere in sicurezza.

Nel frattempo sono proseguite le operazioni tecniche per liberare la linea e consentire la rimozione del convoglio. La presenza degli animali sui binari solleva interrogativi importanti sulla sicurezza delle tratte ferroviarie che attraversano aree rurali, dove non è raro che il bestiame possa sfuggire ai controlli e finire in zone ad altissimo rischio. In questo caso, l’esito è stato drammatico per gli animali ma fortunatamente non per le persone.

Resta la consapevolezza di una tragedia sfiorata, come ha sottolineato lo stesso primo cittadino. Se il treno avesse deragliato, le conseguenze per i passeggeri e per l’intera linea ferroviaria sarebbero state gravissime. Candelo, nel giro di poche ore, si è trovata al centro di un’emergenza improvvisa, gestita con prontezza, ma che lascia dietro di sé immagini forti e una riflessione inevitabile sulla prevenzione e sui controlli lungo i binari.

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