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Cronaca

Vent’anni spezzati sull’asfalto: muore dopo giorni di coma la giovane coinvolta nell’incidente sulla Asti–Cuneo

La Procura apre un fascicolo per omicidio stradale

Vent’anni spezzati sull’asfalto:  muore dopo giorni di coma la giovane coinvolta nell’incidente sulla Asti–Cuneo

Vent’anni spezzati sull’asfalto: muore dopo giorni di coma la giovane coinvolta nell’incidente sulla Asti–Cuneo

Un lampo di sirene nella notte, poi il silenzio. La corsa in ospedale, la speranza appesa a un filo, infine la notizia che nessuno avrebbe voluto leggere. Matilde Baldi, 20 anni, non ce l’ha fatta. La giovane è morta nella serata di ieri, dopo essere rimasta in coma in seguito a un grave incidente avvenuto giovedì scorso lungo la A33 Asti–Cuneo, nel territorio comunale di Revigliasco d’Asti.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, l’incidente si è verificato nel pomeriggio di giovedì lungo il tratto autostradale astigiano. Le condizioni di Matilde sono apparse da subito gravissime. Trasportata in codice rosso all’ospedale di Alessandria, la giovane è stata ricoverata in terapia intensiva e non ha mai ripreso conoscenza. Per giorni i medici hanno lottato per tenerla in vita, mentre familiari e amici attendevano notizie che lasciassero spazio a un miracolo. Nella serata di ieri, però, il quadro clinico si è definitivamente aggravato e il cuore della ventenne ha smesso di battere.

Con la sua morte, la vicenda assume ora un profilo giudiziario inevitabile. La Procura della Repubblica di Asti ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, un atto dovuto quando un incidente provoca una vittima. L’obiettivo è ricostruire con precisione la dinamica del sinistro e accertare eventuali responsabilità. Gli inquirenti dovranno analizzare i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente, verificare le condizioni del tratto autostradale, i mezzi coinvolti e raccogliere eventuali testimonianze utili a chiarire cosa sia accaduto in quei momenti.

L’apertura del procedimento non implica automaticamente colpe: è lo strumento attraverso cui la giustizia cerca risposte, nel rispetto delle regole e delle persone coinvolte. In casi come questo, il confine tra cronaca e dolore è sottile. Restano una giovane vita spezzata troppo presto e una famiglia travolta da una perdita che non trova spiegazioni immediate. Toccherà ora alle indagini fare luce su quanto accaduto, mentre il nome di Matilde Baldi si aggiunge all’elenco di chi, sulle strade piemontesi, ha pagato il prezzo più alto.

Asti, muore per lo schianto contro la Porsche dopo 5 giorni di ricovero -  La Stampa

Matilde Baldi

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