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Cronaca
16 Dicembre 2025 - 20:23
Cuneo, maltrattamenti nel centro disabili: si apre il processo per 12 operatori (foto di repertorio)
A Cuneo si è aperto il primo filone del processo per maltrattamenti che coinvolge dodici tra dirigenti e operatori della cooperativa sociale Per Mano, finita al centro di un’inchiesta che lo scorso ottobre aveva portato all’emissione di 17 misure cautelari e al sequestro del centro diurno per disabili situato alle porte della città.
L’udienza filtro ha riguardato un procedimento avviato per fatti analoghi già nel 2018, quando una segnalazione della Guardia di Finanza aveva dato avvio alle prime verifiche sulla gestione della struttura. Alla sbarra compaiono la direttrice Emanuela Bernardis e la coordinatrice Marilena Cescon, arrestate due mesi fa e tuttora detenute, insieme a dieci coimputati: un educatore, una psicologa, quattro infermieri e quattro operatori socio sanitari.
I fatti contestati coprono un arco temporale che va dal 2014 all’aprile 2019 e riguardano presunte condotte di indifferenza, trascuratezza e violenza nei confronti di quindici ospiti con autismo associato a patologie psichiatriche, alcuni dei quali all’epoca ancora minorenni. Le accuse descrivono omissioni e pratiche ritenute gravemente inappropriate, con episodi specifici citati nel materiale d’indagine: un ragazzo che sarebbe stato colpito al volto con una scarpa da un infermiere e un altro a cui la psicologa avrebbe schiacciato i genitali con il ginocchio nel tentativo di contenerne gli impulsi.
In aula erano presenti anche alcune delle 19 parti private costituite, tra familiari e tutori degli ospiti, a cui si aggiungono come parti civili il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese e altri enti coinvolti nella tutela dei soggetti fragili.
Il centro diurno, già posto sotto sequestro, resta al centro di un’indagine più ampia che nel complesso coinvolge due filoni. L’udienza di oggi ha riguardato il primo procedimento, mentre il secondo, collegato alle misure cautelari eseguite nell’ottobre scorso, proseguirà separatamente.
L’istruttoria dibattimentale inizierà il 16 aprile 2026 con l’audizione dei primi testimoni. Il processo dovrà chiarire responsabilità, omissioni e condotte degli operatori accusati, delineando un quadro di una struttura che per anni avrebbe operato in condizioni gravemente inadeguate alla cura di persone con elevata fragilità.
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