AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
11 Dicembre 2025 - 16:47
Aula di tribunale
Nel processo per l’omicidio di Nicolò Borghini, il 34enne ucciso dal padre Edoardo Borghini con due colpi di fucile la sera del 19 gennaio 2025, arriva uno snodo delicato: la testimonianza della madre, Norma Iacaccia, moglie dell’imputato. Una presenza attesa e complessa, che ha segnato l’udienza odierna davanti alla Corte d’Assise di Novara.
La donna, che si è definita una «madre chioccia», ha ripercorso le ore della tragedia e ha parzialmente modificato la versione fornita agli inquirenti subito dopo i fatti. In quell’occasione aveva descritto il figlio come una persona incline alla violenza, immagine che oggi ha attenuato. Ma un punto lo ha confermato con nettezza: «Quella sera non riuscivo a fermarlo, così non l’avevo mai visto». Parole che fotografano un momento di perdita di controllo che, secondo la ricostruzione dell’accusa e della difesa, avrebbe preceduto lo sparo letale.
Su richiesta dell’avvocato della famiglia Borghini, e con l’accordo del pubblico ministero, è stato acquisito agli atti il verbale integrale delle dichiarazioni rese dalla donna la notte dell’omicidio, ritenuto rilevante per valutare il contesto emotivo e comportamentale in cui maturò il gesto.
L’udienza è proseguita con l’ascolto di altri familiari dell’imputato, tra cui il fratello e una cognata, che hanno descritto difficoltà comportamentali del giovane Nicolò, delineando un quadro domestico segnato da tensioni ricorrenti. Una versione non condivisa da tutti: il datore di lavoro del 34enne ha infatti riferito che Borghini, sul posto di lavoro, «non aveva mai dato problemi», aggiungendo un elemento di contrasto alla narrazione familiare.
Il processo riprenderà il 17 dicembre, quando verranno ascoltati l’imputato Edoardo Borghini e altri quattro testimoni della difesa: due parenti e due vicini di casa. Un appuntamento decisivo, perché per la prima volta il padre imputato potrà rendere la sua versione completa dei fatti, in un caso che continua a muoversi tra dinamiche familiari delicate, ricordi contraddittori e un’unica certezza: una serata d’inverno finita nel sangue.

Tribunale di Novara
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.