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Cronaca

Canavese, tragedia sulla strada: due amici muoiono in un fosso a Rivarolo dopo una sbandata improvvisa

La ragazza di 22 anni sopravvive, mentre carabinieri e vigili del fuoco ricostruiscono una dinamica drammatica

Canavese, tragedia sulla strada

Canavese, tragedia sulla strada: due amici muoiono in un fosso a Rivarolo dopo una sbandata improvvisa

La strada è stretta, il rettilineo inganna, la luce del pomeriggio cala. E a volte basta un attimo. Ieri, poco prima delle 17, quella manciata di secondi ha segnato per sempre la vita di tre giovani e di due famiglie del Canavese. La Ford Fusion su cui viaggiavano Alex Bellin, 27 anni, di Valperga, e Salvatore Sorrentino, 28, di Busano, insieme a una ragazza di 22 anni, è uscita di strada in via Rivarossa, alle porte di Rivarolo, finendo nel fosso, schiantandosi contro una paratoia e accartocciandosi contro un piccolo ponte di cemento. Per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare.

L’allarme è partito dai residenti di un cascinale vicino. «Abbiamo sentito un botto e siamo usciti a vedere che cosa era successo. Non pensavamo di trovarci davanti una scena simile», hanno riferito ai carabinieri. Quella scena è la stessa che hanno trovato i primi soccorritori: un groviglio di lamiere, una carrozzeria devastata, pochissimo spazio per sperare. Sul posto sono arrivati gli uomini del 118, i vigili del fuoco dei distaccamenti di Rivarolo, Bosconero e Ivrea, e l’equipaggio dell’elicottero Drago, mobilitato per accelerare l’intervento. I tre giovani erano incastrati nell’abitacolo, due ormai privi di vita. Il medico, una volta estratti dalle lamiere, non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

Secondo le prime ricostruzioni, Bellin sarebbe stato al volante, mentre Sorrentino occupava il sedile posteriore, probabilmente in posizione centrale. Entrambi sono morti sul colpo, travolti dalla violenza dell’impatto. La ragazza, seduta sul lato passeggero anteriore, ha riportato ferite gravi ma non sarebbe in pericolo di vita: è stata trasportata in codice rosso all’ospedale di Ciriè, dove i medici stanno monitorando la sua evoluzione clinica.

Ora sarà compito dei carabinieri di Rivarolo chiarire cosa sia successo in quei secondi fatali. Via Rivarossa, in quel tratto, è nota per essere una strada molto stretta: un collegamento di campagna, utilizzato soprattutto dai mezzi agricoli della zona. Non risultano altri veicoli coinvolti e la ricostruzione più probabile è quella di una perdita di controllo improvvisa. La Ford, dicono gli investigatori, ha percorso oltre cinquanta metri nel fosso prima di schiantarsi contro il ponticello, segno di una sbandata lunga, forse innescata da una manovra correttiva o da un ostacolo improvviso. L’asfalto, l’umidità, la velocità: tutti elementi che verranno valutati nelle prossime ore.

L’incidente ha da subito scosso il Canavese. Due ore dopo la tragedia, sul luogo dello schianto sono arrivati i genitori dei due ragazzi, attirati dalla valanga di messaggi e segnalazioni circolate sui social nell’immediato. Una corsa disperata, con la speranza di un errore, di un equivoco, di una notizia non confermata. Quando sono arrivati, si sono trovati davanti alla scena che nessun genitore dovrebbe mai affrontare.

Alex Bellin era molto conosciuto a Valperga e a Favria, dove gestiva una pizzeria apprezzata da clienti e residenti. Salvatore Sorrentino, 28 anni, era altrettanto noto tra Busano e i paesi vicini. Due ragazzi che viaggiavano insieme, amici, un pomeriggio comune che si è trasformato in tragedia.

La comunità oggi si interroga, come sempre accade dopo un evento improvviso e irreversibile. Una strada stretta, un’auto che sbandata, un impatto devastante. Una dinamica che al momento appare priva di elementi che possano spiegare fino in fondo l’accaduto, se non quella combinazione micidiale di velocità, asfalto, distrazione o imprevisto che ogni anno provoca incidenti analoghi in zone rurali e semiperiferiche.

Le indagini proseguiranno per chiarire ogni dettaglio, ma le famiglie, gli amici e chi ieri ha assistito ai soccorsi resteranno con un’unica certezza: due vite si sono spezzate in un tratto di strada che, fino al giorno prima, era solo una via di passaggio tra campagne e cascinali. Oggi, invece, è un luogo di dolore.

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