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Cronaca

Treno guasto a Torino, Freccia 9311 bloccata per ore

Nove treni soppressi e ritardi a raffica dopo il blocco della Freccia 9311

Treno guasto a Torino

Treno guasto a Torino, Freccia 9311 bloccata per ore (foto di repertorio)

Un guasto tecnico alla Stazione Stura ha trasformato la circolazione ferroviaria di Torino in un labirinto paralizzato. La Freccia 9311, diretta a Napoli e in transito verso Milano, è rimasta ferma per ore alla periferia della città, lasciando i passeggeri bloccati a bordo senza certezze sui tempi di ripartenza. Sui social, i viaggiatori parlano di una situazione estenuante, aggravata dall’assenza di alternative immediate e dal progressivo accumularsi dei ritardi.

Il guasto ha generato una reazione a catena: soppressioni, slittamenti, incroci saltati e ritardi fino a 100 minuti su numerosi convogli. Un blocco che ha messo in difficoltà migliaia di persone e ha destabilizzato l’intero nodo ferroviario torinese, da sempre punto critico della mobilità nazionale.

Sulla vicenda interviene la parlamentare di Italia Viva Silvia Fregolent, che annuncia un’interrogazione immediata al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. L’esponente Iv parla senza mezzi termini: «Nove convogli soppressi, ritardi fino a cento minuti e un intero nodo ferroviario nel caos: è l’ennesima dimostrazione di come il sistema Alta Velocità stia cedendo pezzo dopo pezzo nell’indifferenza del ministro dei Trasporti». Nel suo intervento, Fregolent critica la fragilità strutturale delle infrastrutture e l’assenza di interventi risolutivi.

La parlamentare insiste sul peso del disservizio: «Un treno fermo ha paralizzato mezza città e messo in difficoltà migliaia di persone. Possibile che ogni volta basti un guasto per mandare tutto in tilt?». Una domanda che, secondo lei, richiede una risposta immediata da parte del governo: «Chiediamo che il ministro Salvini risponda, spiegando i motivi per cui basta un disservizio per rendere ostaggio i cittadini. Invece di passare le giornate tra slogan e comizi si occupi finalmente di garantire un servizio affidabile e sicuro».

La giornata si chiude con la promessa di chiarimenti parlamentari e con un nodo ferroviario che, ancora una volta, mostra tutta la sua vulnerabilità. Resta la frustrazione dei pendolari, costretti a convivere con una rete che si blocca troppo facilmente e che, nelle ore di punta, lascia inevitabilmente qualcuno in attesa.

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