Cerca

Cronaca

Notte di paura in Santa Rita: tentata violenza sessuale in un locale

23enne sorprende il presunto aggressore in bagno, caccia al giovane

Notte di paura in Santa Rita: tentata violenza sessuale in un locale

Notte di paura in Santa Rita: tentata violenza sessuale in un locale (immagine di repertorio)

Doveva essere una serata come tante, tra chiacchiere e musica in un locale aperto 24 ore su 24. Pochi istanti sono bastati per passare dalle chiacchiere informali alla paura a Torino nel quartiere Santa Rita, da un tavolo condiviso all’arrivo delle pattuglie. Al centro della vicenda c’è una giovane di 23 anni, trovata svestita nella toilette del locale di via Tripoli, dopo un’assenza che aveva allarmato l’amica con cui era uscita.

Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, la ragazza e l’amica erano nel bar da qualche tempo quando un secondo gruppo di giovani è entrato nel locale. I due gruppi avrebbero iniziato a parlare, fino a quando la 23enne si è appartata nel bagno con uno dei ragazzi sopraggiunti in un secondo momento. Il tempo trascorso senza che la giovane facesse ritorno al tavolo ha acceso il sospetto, spingendo l’amica ad andare a cercarla.

Una volta aperta la porta della toilette, la scena è apparsa immediatamente critica: la ragazza era svestita e in evidente stato di agitazione. Nel frattempo, il giovane indicato come possibile responsabile si è allontanato rapidamente dal locale, portando con sé la borsetta della 23enne. All’interno c’erano denaro e telefono, poi ritrovati poco distante. Un elemento che aggiunge al quadro dell’indagine non solo la possibile tentata violenza, ma anche un episodio di furto collegato alla fuga.

L’intervento della polizia è stato immediato. Gli agenti hanno avviato l’audizione dei presenti e stanno visionando le registrazioni delle telecamere del locale, che potrebbero rivelarsi decisive per identificare il ragazzo fuggito. Le immagini riprese all’ingresso e nella sala principale potrebbero permettere di ricostruire gli spostamenti dei giovani coinvolti e chiarire la dinamica di quanto accaduto, prima e dopo l’ingresso in bagno. Come sempre in questa fase, resta centrale il principio di prudenza: gli investigatori mantengono riserbo mentre lavorano per dare un volto e un nome al presunto responsabile.

Il caso riporta in primo piano il tema della sicurezza nei locali h24 e dell’importanza della vigilanza interna. In assenza di personale dedicato alla sorveglianza, sono spesso gli amici o gli altri avventori a intuire i segnali di un pericolo imminente. Qui è stata proprio la prontezza dell’amica a evitare che la situazione potesse degenerare ulteriormente, trasformando un’assenza sospetta in un intervento tempestivo.

Mentre la giovane viene supportata nelle fasi successive alla denuncia, la polizia continua il lavoro investigativo concentrandosi su testimonianze, riscontri oggettivi e immagini di videosorveglianza. Santa Rita, ancora una volta, si ritrova a fare i conti con un episodio che mette al centro una domanda inevitabile: quanto può bastare perché una serata qualunque diventi una richiesta d’aiuto?

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori