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Cronaca

Suv forza il posto di controllo e un carabiniere rischia di essere travolto

Fermato il conducente, un 22enne straniero; due complici svaniscono nel bosco

Suv forza il posto di controllo

Suv forza il posto di controllo e un carabiniere rischia di essere travolto (foto archivio)

La serata tranquilla di Cossato, nel Biellese, si interrompe all’improvviso quando un cittadino sorprende due persone mentre tentano di introdursi nella sua abitazione. L’uomo non perde tempo: chiama i carabinieri e fornisce una descrizione dettagliata del veicolo usato per la fuga. Una segnalazione precisa che diventa il punto di partenza di un intervento rapido e teso, culminato in un inseguimento ad alta velocità.

Il Suv viene intercettato poco dopo da una pattuglia. All’interno ci sono tre individui, ma l’alt imposto dai militari non ferma il mezzo. Il conducente accelera e forza il posto di controllo, costringendo il capo servizio a lanciarsi di lato per evitare l’impatto. Un gesto istintivo che gli evita conseguenze gravissime e che trasforma un semplice controllo in una corsa contro il tempo.

Ne nasce un inseguimento che si sviluppa tra strade periferiche e tratti isolati, fino a quando il Suv si ferma nei pressi di un’area boschiva. I tre occupanti scendono e cercano di dileguarsi nel buio. Due riescono a far perdere le proprie tracce, mentre il conducente viene bloccato e ammanettato dopo una breve fuga tra la vegetazione. Ha 22 anni, è straniero, e ora si trova in carcere con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri stanno lavorando per identificare i due complici scappati nel bosco.

L’intervento, scattato da una segnalazione lucida e immediata del proprietario dell’abitazione presa di mira, conferma la vulnerabilità di alcune zone residenziali del Biellese e la velocità con cui bande itineranti si spostano tra un paese e l’altro. Allo stesso tempo, mostra la reattività delle pattuglie che, in questo caso, hanno evitato il peggio anche grazie al sangue freddo del personale in strada.

Le indagini proseguono per ricostruire eventuali collegamenti con altri tentativi di furto avvenuti nei giorni scorsi e per capire se il gruppo fosse già attivo nella zona. Resta forte la tensione per l’episodio del posto di controllo forzato: un dettaglio che cambia la natura dell’intervento e che, ancora una volta, pone al centro il rischio quotidiano affrontato dalle forze dell’ordine.

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