AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
18 Novembre 2025 - 11:21
Bimba di due anni muore poche ore dopo le dimissioni: indagine della Procura e autopsia disposta
Una bambina di appena due anni è morta sabato pomeriggio a Borgo Valbelluna, nel Bellunese, poche ore dopo essere stata dimessa dall’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, dove era stata portata dai genitori per problemi respiratori. Una vicenda drammatica, ricostruita dal Mattino di Padova e dal Gazzettino, che ora apre scenari giudiziari e clinici ancora tutti da chiarire.
La Procura di Belluno ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, e ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. In parallelo, l’Ulss 1 Dolomiti ha avviato un’indagine interna per verificare ogni passaggio del percorso diagnostico e assistenziale. Una doppia verifica necessaria, perché la morte della piccola è arrivata all’improvviso, dopo un ricovero ritenuto non preoccupante e una dimissione che, almeno in apparenza, non lasciava presagire l’esito tragico.
Secondo quanto ricostruito dai quotidiani locali, la bambina presentava da alcuni giorni febbre, raffreddore, tosse e respiro affannato, sintomi tipici della stagione ma in progressivo aggravamento. Venerdì sera, preoccupati dall’evoluzione del quadro respiratorio, i genitori l’hanno accompagnata al Pronto soccorso pediatrico di Feltre, dove la piccola è stata visitata e sottoposta a una serie di accertamenti. I parametri risultavano stabili e, secondo la prima valutazione, non si trattava di un quadro considerato critico. I sanitari hanno disposto una terapia e, nella giornata di sabato, la bambina è stata dimessa.

Poche ore più tardi, però, la situazione è precipitata. Nel pomeriggio la bambina ha iniziato a respirare con sempre maggiore difficoltà. L’affanno è diventato improvviso e violento, fino al malore che ha portato i familiari a chiedere immediatamente aiuto. Il personale del 118 ha tentato ogni manovra per salvarla, ma ogni intervento si è rivelato inutile. La piccola è morta prima di poter essere nuovamente ricoverata.
La famiglia, sconvolta e alla ricerca di risposte, ha presentato un esposto. Il nodo da sciogliere è se la malattia fosse già in fase avanzata al momento della dimissione e se la gravità del quadro clinico sia stata sottovalutata. La Procura vuole capire se i sintomi manifestati la notte precedente fossero compatibili con una patologia acuta, in rapida evoluzione, o se vi siano state omissioni o errori nella valutazione sanitaria.
La magistratura ha affidato l’autopsia al medico legale Antonello Cirnelli, di Portogruaro. L’esame verrà eseguito nei prossimi giorni e dovrà determinare le cause dirette della morte: un’infezione respiratoria fulminante? Una complicanza improvvisa? Una patologia preesistente non rilevata? Oppure un decorso anomalo che ha superato, in poche ore, le difese della piccola?
Soltanto i risultati dell’autopsia e dell’analisi clinica potranno chiarire i margini di responsabilità — se ci sono — e ricostruire con esattezza quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato e nelle ore successive alla dimissione. Sullo sfondo, il dolore di una comunità scossa e di una famiglia che chiede verità, in attesa di capire come una banale infezione respiratoria possa aver trasformato una dimissione considerata sicura in un epilogo tragico.
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.