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Cronaca
17 Novembre 2025 - 13:13
Ubriaco alla guida e armato di una bottiglia, minaccia i carabinieri: arrestato un 40enne nell'Alessandrino (archivio)
Un controllo di routine, un’auto che zigzaga tra le vie di Basaluzzo, una bottiglia di birra ancora in mano al conducente. È così che un uomo di 40 anni, già sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per reati contro la persona commessi nel Torinese, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Capriata d’Orba dopo un intervento che, in pochi minuti, si è trasformato in un episodio di violenza e minaccia agli agenti.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe dovuto trovarsi presso il proprio domicilio nelle ore serali e notturne, così come previsto dalla misura alternativa alla detenzione. Il controllo dei carabinieri ha però confermato l’ennesima violazione: il 40enne non era in casa. La pattuglia ha avviato le ricerche e, poco dopo, lo ha intercettato mentre percorreva una strada del centro abitato al volante della sua auto.
Il fermo ha rivelato immediatamente una situazione critica. Il conducente era in stato di ubriachezza evidente e, durante le contestazioni, ha reagito brandendo la bottiglia dalla quale stava bevendo anche mentre guidava. La minaccia verso i militari dell’Arma ha richiesto un intervento deciso: l’uomo è stato contenuto, bloccato e arrestato per violazione della misura e per le condotte aggressive nei confronti degli operatori.
Il caso è approdato in tribunale già il giorno successivo, con un processo per direttissima. L’Autorità Giudiziaria ha disposto l’aggravamento della misura: il 40enne, già più volte segnalato per precedenti inadempienze, è stato trasferito in carcere. Una decisione legata anche alla sua storia recente, costellata di violazioni che hanno dimostrato l’incapacità di rispettare le condizioni dell’affidamento.
L’affidamento in prova ai servizi sociali è una misura riservata a chi deve scontare pene fino a quattro anni e dimostra di avere un domicilio idoneo, un progetto di reinserimento e condizioni che rendano possibile un percorso fuori dal carcere. Con la riforma Cartabia, questa possibilità è stata estesa anche alle pene sostitutive non detentive, come la semilibertà, se il soggetto ha già scontato almeno metà del periodo previsto. Una normativa pensata per favorire il recupero sociale dei condannati, che però richiede un rigoroso rispetto delle regole.
A Basaluzzo, la serata si è chiusa con l’ennesima conferma della difficoltà di applicare misure alternative quando il condannato non collabora. Il 40enne, ora in carcere, dovrà rispondere anche delle minacce ai carabinieri, un reato che aggrava ulteriormente la sua posizione e che restituisce l’immagine di una situazione sfuggita di mano in pochi minuti, tra alcool, guida pericolosa e violenza gratuita verso le forze dell’ordine.

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