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Cronaca

Frecciarossa travolge una persona in Calabria: ritardi in tutta Italia, fino a 360 minuti di stop a Roma Termini

Linea chiusa per sei ore dopo l’investimento a Praia a Mare: tre Frecciarossa e un Italo pesantemente in ritardo

Frecciarossa travolge una persona in Calabria: ritardi in tutta Italia, fino a 360 minuti di stop a Roma Termini

Frecciarossa travolge una persona in Calabria: ritardi in tutta Italia, fino a 360 minuti di stop a Roma Termini (immagine di repertorio)

L’interruzione della circolazione ferroviaria sulla tratta Battipaglia–Reggio Calabria ha trascinato nel caos l’intero traffico su rotaia italiano. L’investimento avvenuto questa mattina intorno alle 8.30 all’altezza di Praia a Mare ha provocato uno stop totale durato circa sei ore, con ripercussioni che hanno attraversato il Paese da sud a nord, raggiungendo il loro punto più evidente a Roma Termini, dove quattro treni a lunga percorrenza hanno accumulato ritardi estremi fino a 360 minuti.

Il blocco ha riguardato tre convogli Frecciarossa e un treno Italo, tutti instradati sulla dorsale tirrenica e costretti a fermate prolungate o a rallentamenti continui nell’attesa del nulla osta della magistratura per il ripristino della circolazione. La situazione si è sbloccata soltanto alle 14.20, quando il magistrato competente ha autorizzato la ripresa del traffico ferroviario, permettendo ai treni fermi da ore di iniziare a muoversi.

L’impatto si è subito propagato verso nord: Roma Termini ha registrato code ai tabelloni, binari affollati e centinaia di viaggiatori in attesa, mentre le successive riprogrammazioni del traffico hanno causato ritardi a catena sull’intero sistema, coinvolgendo anche tratte non direttamente interessate dall’incidente. Le lunghe attese hanno pesato soprattutto su chi era diretto verso Milano, Torino e Venezia, con convogli sovraccarichi e tempi di percorrenza raddoppiati.

La chiusura del tratto calabrese – uno dei più sensibili dell’infrastruttura ferroviaria meridionale – ha confermato la fragilità delle tratte a binario unico e l’assenza di alternative rapide nei casi in cui si renda necessario un fermo totale della circolazione. Il nodo di Roma Termini, punto nevralgico del traffico nazionale, è diventato il termometro più evidente della situazione: alle informazioni frammentarie delle prime ore è seguita una progressiva rimodulazione dei treni, in attesa del via libera giudiziario.

Il rallentamento non si è esaurito con la riapertura della linea. Gli operatori hanno comunicato che i ritardi si protrarranno ancora nel pomeriggio, il tempo necessario per smaltire i convogli accumulati e ripristinare un flusso regolare. Le società ferroviarie hanno attivato assistenza ai passeggeri e ristori, ma la saturazione delle stazioni principali ha reso la gestione complessa per tutta la fascia oraria di punta.

La dinamica dell’investimento, avvenuto lungo un tratto tra i più panoramici ma anche più delicati della Riviera dei Cedri, resta ora al vaglio delle autorità competenti. Le indagini sono in corso e non sono ancora stati diffusi ulteriori dettagli sull’identità della persona coinvolta. Intanto, l’effetto sul sistema ferroviario nazionale resta evidente: una mattinata di rallentamenti e blocchi che ha messo alla prova infrastrutture, operatori e viaggiatori.

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