AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
11 Novembre 2025 - 18:10
Addio a Mirella Antonione Casale, la donna che aprì la scuola ai bambini disabili
È morta a Torre Pellice, nel Torinese, Mirella Antonione Casale, figura storica della scuola italiana e madre della battaglia per l’inclusione degli alunni con disabilità. Avrebbe compiuto cent’anni il 12 dicembre. È stata una vita spesa per abbattere barriere, per aprire porte e menti, per costruire un modello educativo che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento.
La sua storia, potente e drammatica, nasce da un dolore personale. Nel 1957 la sua bambina, Flavia, appena sei mesi, si ammalò di influenza asiatica. Le febbri altissime e un’encefalite virale la lasciarono con gravi lesioni cerebrali. Quando, sei anni dopo, Mirella tentò di iscriverla a scuola, ricevette solo rifiuti. Nessuna scuola pubblica accettava bambini “come lei”. Quel muro di esclusione fu la scintilla di una lotta che avrebbe cambiato il Paese.
Nata a Torino il 12 dicembre 1925, laureata in lettere classiche, Mirella Antonione Casale vinse nel 1968 il concorso da preside alla scuola media “Camillo Olivetti” di Torino. Fu lì che avviò, nel 1971, la prima sperimentazione di inserimento scolastico di studenti con disabilità intellettive e psico-fisiche nelle classi comuni a tempo pieno. Una rivoluzione silenziosa, portata avanti con determinazione e rigore.
Già dal 1964 era entrata nell’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), di cui divenne presidente torinese tre anni dopo. Organizzava manifestazioni, diffondeva volantini, chiedeva alle istituzioni di aprire le scuole a tutti. Fu protagonista della chiusura di una clinica psichiatrica in cui bambini con handicap vivevano in condizioni disumane. E fondò un centro diurno in Piemonte, uno dei primi in Italia, dove i ragazzi disabili potevano ricevere la stessa istruzione dei loro coetanei.
Negli anni Sessanta e Settanta, in un’Italia ancora attraversata da pregiudizi e diffidenze, la sua voce fu tra le prime a pretendere uguaglianza e dignità per ogni studente. Viaggiò in Francia e Svizzera per studiare i modelli di scuole inclusive, riportando poi in Italia idee e metodi che anticiparono le leggi nazionali.
Fu tra le protagoniste del movimento che portò, nel 1971, alla Legge 118, che riconobbe il diritto dei ragazzi disabili a frequentare le scuole comuni, e poi alla storica Legge 517 del 1977, che introdusse la figura dell’insegnante di sostegno e cancellò le classi differenziali. Una conquista sociale e civile che si deve in gran parte alla sua determinazione.
Il suo impegno non si fermò mai. Nel 1989 fondò l’Anffas delle Valli Pinerolesi, che presiedette per otto anni, continuando a difendere il diritto allo studio e alla partecipazione. Nel 2014 l’associazione nazionale le conferì una menzione speciale per il suo contributo fondamentale alla costruzione di una scuola più giusta.
Vedova, viveva da anni a Torre Pellice. Lascia il figlio Roberto. La primogenita Flavia, la ragione della sua battaglia, era mancata da adolescente. La sua vicenda ispirò nel 2016 la fiction Rai “La classe degli asini”, interpretata da Vanessa Incontrada e Flavio Insinna, che riportò alla luce una pagina troppo spesso dimenticata della storia civile italiana.
Nel suo ricordo, Anffas Torino ha scritto: «Si è spenta Mirella Antonione Casale, la donna che portò l’inclusione nelle scuole italiane. Se oggi la scuola è un luogo egualitario e accessibile lo dobbiamo soprattutto a lei. Una donna che merita di essere conosciuta per il suo operato, per aver reso migliore la nostra società».
Una madre, un’insegnante, un’attivista, ma soprattutto una donna eccezionale. Con il suo coraggio e la sua tenacia, Mirella Antonione Casale ha dimostrato che anche una sola persona, spinta dall’amore e dal senso di giustizia, può cambiare per sempre il destino di migliaia di bambini.
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.