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Cronaca

Doppia tragedia alle Atp Finals: due spettatori morti per malori improvvisi al Pala Alpitour

Due uomini di 70 e 78 anni colpiti da arresto cardiaco durante la giornata inaugurale del torneo. Interventi immediati, ma inutili. L’arena si ferma in silenzio

Doppia tragedia alle Atp Finals

Doppia tragedia alle Atp Finals: due spettatori morti per malori improvvisi al Pala Alpitour (foto di repertorio)

La grande festa del tennis mondiale si è trasformata, lunedì 10 novembre, in una giornata di lutto e sgomento.
Al Pala Alpitour, sede delle Atp Finals, due spettatori sono morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro, colpiti da malori improvvisi in momenti diversi della giornata.
Entrambi sono stati soccorsi sul posto e trasportati in ospedale in codice rosso, ma i tentativi di rianimazione si sono rivelati vani.

Il primo episodio è avvenuto in mattinata, all’esterno dell’impianto, davanti al Fan Village, allestito nei pressi dell’arena.
Un uomo di 70 anni si è accasciato al suolo, colpito da arresto cardiaco.
Il personale del 118 e gli operatori sanitari già presenti nell’area sono intervenuti in pochi secondi, riuscendo a stabilizzare temporaneamente il paziente e a trasferirlo d’urgenza in ospedale.
Le sue condizioni, però, si sono aggravate: è deceduto poco dopo il ricovero.

Nel primo pomeriggio, mentre sul campo andava in scena il match tra Lorenzo Musetti e Taylor Fritz, un secondo spettatore, 78 anni, ha accusato un grave malore sugli spalti.
Anche in questo caso i soccorsi sono stati immediati e coordinati.
Il personale medico ha prestato le prime cure e disposto il trasporto in emergenza, ma l’uomo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.

Due tragedie che hanno segnato profondamente la giornata inaugurale del torneo, improvvisamente passata dalla leggerezza dello sport alla fragilità della vita.

L’organizzazione sanitaria dell’evento — predisposta secondo protocolli rigidi — ha risposto con tempestività ed efficienza:
presenza di medici e ambulanze, rianimazioni in corso, trasferimenti immediati.
Ma, come ricordano gli operatori sanitari, di fronte a eventi acuti come arresti cardiaci o crisi respiratorie, anche la rapidità non sempre basta a salvare una vita.

Le Atp Finals di Torino, che ogni anno richiamano migliaia di spettatori da tutto il mondo, richiedono un alto livello di sicurezza e coordinamento.
Non emergono, al momento, ritardi nei soccorsi né criticità operative: la catena dell’emergenza sembra aver funzionato come previsto.
Le due morti ravvicinate, tuttavia, riaccendono il dibattito sulla prevenzione medica negli eventi di massa, sulla necessità di presidi sanitari permanenti e sulla formazione del personale in contesti ad alta affluenza.

Durante l’incontro tra Musetti e Fritz, l’atmosfera si è improvvisamente fatta tesa.
Il pubblico ha seguito in silenzio l’intervento dei soccorritori, entrati con defibrillatori e barelle tra le gradinate.
Il gioco si è fermato per alcuni minuti, in un silenzio irreale che ha lasciato il segno in un’arena solitamente dominata da entusiasmo e applausi.

Due episodi distinti, consumati nel giro di poche ore, che ricordano quanto la vulnerabilità possa emergere anche nei momenti di festa.
Torino, capitale del tennis mondiale per una settimana, ha vissuto un pomeriggio sospeso tra passione sportiva e tragedia, confermando però la prontezza del suo sistema di emergenza, capace di attivarsi in pochi secondi.

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