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Cronaca
07 Novembre 2025 - 10:37
Schianto sulla Torino–Savona, grave don Riccardo Robella: il parroco e cappellano del Torino Calcio ricoverato al CTO
Un boato nella notte, poi le sirene che squarciano il silenzio della pianura torinese. Sulla Torino–Savona, a pochi chilometri dal casello di Carmagnola, un’auto si è ribaltata più volte, riducendosi a un groviglio di lamiere. Alla guida c’era don Riccardo Robella, 53 anni, parroco di Mappano e Leinì e cappellano del Torino Calcio, ora ricoverato in gravi condizioni al CTO di Torino. Con lui viaggiava un amico, rimasto miracolosamente illeso.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto nella tarda serata di giovedì 6 novembre. L’auto di don Robella, diretta verso Torino, sarebbe stata tamponata da un altro veicolo circa due chilometri prima del casello di Carmagnola. L’urto ha innescato una carambola violenta: la vettura si è capovolta più volte prima di fermarsi al centro della carreggiata, distrutta.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 di Azienda Zero e l’elisoccorso regionale, atterrato direttamente sull’autostrada per il trasferimento d’urgenza al CTO. I vigili del fuoco hanno estratto i due uomini dall’abitacolo, mentre la polizia stradale di Mondovì ha eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica dell’impatto. Gli ausiliari Autofiori hanno gestito la viabilità, chiudendo temporaneamente il tratto interessato per consentire i soccorsi.

Don Robella stava rientrando da Mondovì, dove aveva partecipato a un incontro con i club di tifosi del Torino, un impegno che univa le sue due vocazioni: la fede e il calcio, la parrocchia e la passione granata. Da anni è una figura amata e riconosciuta, capace di portare la sua testimonianza dentro e fuori lo stadio, con parole semplici e gesti concreti.
Le sue condizioni sono definite gravi ma stabili dai medici del CTO. Saranno ora gli accertamenti della polizia stradale a chiarire la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità del tamponamento. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e verificando la presenza di telecamere lungo il tratto autostradale.
Intanto, a Mappano, Leinì e Torino, la notizia ha lasciato tutti sospesi tra angoscia e speranza. Sui social e nelle parrocchie, in molti hanno espresso vicinanza e affetto per un sacerdote che in questi anni è diventato un punto di riferimento per migliaia di fedeli e tifosi. «Preghiamo per don Riccardo», è l’appello che si ripete nelle comunità e nelle curve granata.
Quella di giovedì notte resta una scena di ordinaria tragedia stradale, ma con un volto che tutti conoscono. Il sacerdote che unisce le messe al campo d’allenamento, la carità alla passione sportiva, oggi lotta per la vita. E con lui, prega un intero territorio.
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