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Cronaca

Addio a Pietro Rosetta, luminare vercellese e pioniere della chirurgia corneale

Aveva 61 anni, guidava l’Unità di Oculistica dell’Humanitas San Pio X di Milano: lascia un’eredità scientifica riconosciuta a livello internazionale

Addio a Pietro Rosetta

Addio a Pietro Rosetta, luminare vercellese e pioniere della chirurgia corneale (foto di repertorio)

È morto a 61 anni Pietro Rosetta, uno dei massimi esperti italiani di microchirurgia oculare e figura di riferimento mondiale nella chirurgia corneale e dei trapianti. Originario di Vercelli, Rosetta era noto per la sua competenza, il rigore scientifico e il contributo decisivo dato allo sviluppo di tecniche innovative che hanno rivoluzionato la cura delle patologie della cornea.

Specializzato nella microchirurgia della cataratta, nella chirurgia refrattiva e soprattutto nella chirurgia corneale, Rosetta è stato tra i primi medici in Italia a introdurre e diffondere il Cross-Linking Corneale, trattamento oggi fondamentale per la terapia del cheratocono e delle cheratiti infettive. La sua opera di ricerca e sperimentazione ha aperto nuove prospettive terapeutiche, contribuendo a salvare la vista a migliaia di pazienti in Italia e all’estero.

Dal 2019 guidava l’Unità Operativa di Oculistica dell’Istituto Humanitas San Pio X di Milano, dopo una lunga carriera ventennale all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, dove era stato aiuto e referente del servizio di Patologia corneale e dei trapianti dell’Eye Center. In entrambi gli istituti, Rosetta era apprezzato non solo per la competenza chirurgica, ma per la capacità di formare giovani specialisti e trasmettere un approccio umano, etico e scientifico alla professione medica.

Il suo percorso formativo lo aveva portato anche all’estero, presso la Fondazione Oftalmologica A. de Rothschild di Parigi, uno dei centri più prestigiosi al mondo per la ricerca e la cura delle malattie oculari. Qui aveva collaborato come assistente clinico, consolidando un’esperienza internazionale che avrebbe poi trasferito in Italia, contribuendo a far crescere l’eccellenza della scuola oftalmologica italiana.

Colleghi e pazienti lo ricordano come un medico di grande umanità e dedizione, sempre attento al benessere dei malati e al progresso scientifico. La sua figura resta un punto di riferimento per l’intera comunità oftalmologica italiana, che oggi ne piange la perdita come quella di un pioniere autentico e di un professionista capace di unire ricerca, innovazione e sensibilità clinica.

Il nome di Pietro Rosetta rimarrà legato a un’idea di medicina che guarda avanti, che integra scienza e compassione, e che non smette di cercare nuove vie per restituire la luce a chi l’ha perduta.

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