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Cronaca

Finto carabiniere truffa un’anziana e fugge, ma viene arrestato a Biella

L’uomo, già pregiudicato, è stato fermato nei pressi del casello di Carisio. Nell’auto trovati gioielli e denaro sottratti alla vittima

Finto carabiniere truffa un’anziana e fugge, ma viene arrestato a Biella

Finto carabiniere truffa un’anziana e fugge, ma viene arrestato a Biella (immagine di repertorio)

È stato un’intuizione di un agente della Squadra Mobile di Biella a mettere fine alla fuga di un truffatore seriale che aveva appena raggirato un’anziana spacciandosi per carabiniere. L’uomo, un cinquantenne con precedenti per truffa a danno di anziani e ricettazione, è stato arrestato dopo un inseguimento concluso nei pressi del casello autostradale di Carisio, dove gli agenti della Mobile e della Polizia Stradale lo hanno bloccato e sottoposto a perquisizione.

L’operazione è scattata quando un poliziotto, notando un’auto sospetta, ha effettuato un rapido controllo sul mezzo, scoprendo che era intestato a un pregiudicato già noto per reati analoghi. Dopo un breve pedinamento, l’auto è stata intercettata e fermata. All’interno del veicolo i poliziotti hanno rinvenuto tre anelli in oro giallo, otto portagioie in argento e 550 euro in contanti, tutti accuratamente nascosti tra i sedili e nel bagagliaio.

Le indagini hanno permesso di collegare immediatamente il materiale al furto appena commesso ai danni di una donna anziana residente a Biella. La vittima aveva ricevuto una telefonata-trappola: l’uomo, fingendosi un carabiniere, le aveva raccontato che la sua auto era stata utilizzata per un furto e che due persone erano state arrestate. Per evitare conseguenze giudiziarie — le aveva detto — doveva “collaborare consegnando denaro e gioielli” come garanzia. Spaventata e confusa, la donna aveva consegnato monili e contanti a un uomo che si era presentato sotto casa pochi minuti dopo.

Il truffatore, dopo aver incassato il bottino, si era allontanato velocemente, ma la prontezza di un agente in servizio e la collaborazione tra Mobile e Stradale hanno permesso di individuarlo prima che potesse lasciare la provincia. Tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima.

Dagli accertamenti successivi è emerso che l’uomo era attivo in diverse province del Nord Italia, dove avrebbe messo a segno altre truffe simili utilizzando lo stesso schema: una telefonata in cui si presentava come appartenente alle forze dell’ordine, seguita da un ritiro “a domicilio” dei beni preziosi.

La Questura di Biella ha ribadito l’importanza di diffidare di chiunque si presenti con richieste di denaro o gioielli sostenendo di agire per conto delle autorità, ricordando che nessun carabiniere o poliziotto chiede mai denaro ai cittadini.

L’uomo, ora in stato di arresto, è stato condotto in carcere e messo a disposizione della Procura di Biella. Le indagini proseguono per verificare se sia parte di una rete più ampia di truffatori specializzati in raggiri ai danni di persone anziane, un fenomeno purtroppo in crescita in tutta la regione.

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