Cerca

Attualità

L’altra faccia della città: cresce la mappa dei reati nel capoluogo piemontese

In aumento danneggiamenti, furti e truffe informatiche: Torino è sesta in Italia per delitti denunciati, prima per vandalismo e seconda per frodi digitali

L’altra faccia della città

L’altra faccia della città: cresce la mappa dei reati nel capoluogo piemontese

Torino, elegante e in continuo fermento, nasconde un volto più inquieto dietro le sue piazze e vetrine. Secondo le più recenti statistiche del Ministero dell’Interno, la città si colloca al sesto posto in Italia per numero di reati denunciati nel 2024, con 128.666 delitti registrati — pari a 5.827,6 ogni 100 mila abitanti — e un incremento del 2,72% rispetto all’anno precedente. Un dato che la posiziona tra le metropoli più colpite, subito dopo Milano, Firenze, Roma, Bologna e Rimini.

Il primato più allarmante riguarda i danneggiamenti, che vedono Torino in cima alla classifica nazionale (1.266,5 denunce ogni 100 mila abitanti). A seguire, le truffe e frodi informatiche, in cui il capoluogo piemontese occupa il secondo posto, e i furti con strappo, per cui figura al terzo. Un quadro che racconta una città dove la criminalità si evolve, passando dalle strade ai circuiti digitali, e dove la percezione di insicurezza cresce di pari passo con i numeri.

Il fenomeno interessa anche le province piemontesi, pur con dati meno preoccupanti. Alessandria e Novara si collocano a metà classifica, mentre Biella, Asti e Vercelli mostrano oscillazioni minori. Proprio Vercelli, però, registra un record inquietante: terza in Italia per reati legati alla prostituzione e alla pornografia minorile. Più rassicurante la situazione a Verbano-Cusio-Ossola e a Cuneo, che chiude la classifica regionale con 2.464,1 reati ogni 100 mila abitanti.

L’analisi del Sole 24 Ore del Lunedì fotografa un ritorno ai livelli pre-pandemia della microcriminalità urbana: furti, danneggiamenti, rapine e violenze di strada. Ma emergono anche nuove frontiere del reato: truffe online, frodi via e-commerce e raggiri attraverso social network. Fenomeni difficili da controllare e in forte espansione, che richiedono strumenti investigativi e informatici sempre più sofisticati.

Le istituzioni locali assicurano il potenziamento dei controlli e un maggiore presidio del territorio, ma il problema resta profondo: Torino è una città che vive le contraddizioni delle grandi metropoli europee, tra attrattività culturale e disagio sociale, innovazione e insicurezza diffusa. La vera sfida, adesso, è restituire fiducia e senso di comunità a una città che si scopre vulnerabile proprio nei suoi spazi più familiari.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori