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Cronaca

Minaccia di morte la compagna davanti alla figlia di 11 mesi: arrestato un trentenne in Piemonte

La donna ha raccontato agli agenti di subire violenze da tempo. In casa trovata una pistola con la matricola abrasa e oltre cinquanta munizioni

Minaccia di morte

Minaccia di morte la compagna davanti alla figlia di 11 mesi: arrestato un trentenne in Piemonte

Una lite domestica sfociata in violenza ha portato all’arresto di un uomo di trent’anni a Omegna, nel Verbano-Cusio-Ossola, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’intervento della polizia è scattato dopo una chiamata della madre della donna, preoccupata per l’ennesimo litigio tra la figlia e il compagno, che si stava consumando alla presenza della loro bambina di undici mesi.

Quando le pattuglie del commissariato di Omegna e della squadra volanti della questura di Verbania sono arrivate sul posto, l’uomo stava minacciando la compagna, urlando che l’avrebbe uccisa se le avesse sottratto la figlia. Una scena drammatica, che ha convinto gli agenti a intervenire immediatamente per evitare conseguenze peggiori.

La donna, 37 anni, ha raccontato agli operatori di subire maltrattamenti fisici e psicologici da tempo. Solo pochi giorni prima, ha spiegato, il compagno l’aveva picchiata e minacciata di morte. Soccorsa e trasportata in ospedale, è stata presa in carico dal cosiddetto “percorso rosa”, il protocollo sanitario che tutela le vittime di violenza domestica, e ha poi presentato formale querela contro l’uomo.

Durante la perquisizione dell’abitazione, i poliziotti hanno scoperto un’arma clandestina: una pistola Beretta modello 950 B calibro 6.35, con matricola parzialmente abrasa, nascosta all’interno di un armadio. Accanto alla pistola, oltre cinquanta cartucce perfettamente funzionanti. L’arma è stata sequestrata e l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali di altra natura, è stato condotto in carcere su disposizione della Procura.

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, la relazione tra i due era segnata da tempo da episodi di controllo ossessivo e violenze, aggravate negli ultimi mesi. L’intervento della polizia, scattato grazie alla prontezza della madre della vittima, ha probabilmente evitato un esito tragico.

Il caso di Omegna si aggiunge a una lunga serie di episodi di violenza domestica registrati in Piemonte negli ultimi mesi, un fenomeno che continua a rappresentare una delle emergenze sociali più gravi. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di segnalare tempestivamente ogni situazione di rischio, ricordando che ogni richiesta di aiuto può fare la differenza tra la paura e la salvezza.

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