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Cronaca

Scontro frontale tra auto e camion nel Cuneese: muore un operaio di 52 anni. In provincia già 33 vittime della strada nel 2025

Giampaolo Cerrina, padre di due figli, è morto all’imbocco dell’Asti-Cuneo. L’impatto è stato devastante, indagano i carabinieri di Bra

Scontro frontale tra auto e camion nel Cuneese: muore un operaio di 52 anni. In provincia già 33 vittime della strada nel 2025

Scontro frontale tra auto e camion nel Cuneese: muore un operaio di 52 anni. In provincia già 33 vittime della strada nel 2025 (immagine di repertorio)

Un’altra tragedia sulle strade del Cuneese. Questa mattina, giovedì 30 ottobre 2025, un operaio di 52 anni, Giampaolo Cerrina, residente a Bra e padre di due figli, ha perso la vita in un incidente stradale all’imbocco dell’autostrada Asti-Cuneo, nel territorio di Cherasco, in regione Moglia.

L’uomo, alla guida della sua vettura, stava viaggiando in direzione di Narzole quando, per cause ancora da chiarire, si è scontrato frontalmente con un camion che procedeva nella direzione opposta. L’impatto è stato violento e fatale: Cerrina è morto sul colpo, prima dell’arrivo dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco di Bra, accorsi subito sul posto.

I carabinieri stanno conducendo gli accertamenti per determinare la dinamica dell’incidente, ancora da ricostruire con precisione. Non è escluso che possa essersi trattato di una manovra errata o di un improvviso malore. Entrambi i mezzi sono stati sequestrati per consentire le verifiche tecniche e i rilievi utili all’indagine.

Il tratto di strada dove si è verificato lo scontro è rimasto chiuso per oltre due ore, con deviazioni al traffico e lunghe code in entrambe le direzioni. La notizia della morte di Cerrina si è rapidamente diffusa a Bra, dove l’uomo era molto conosciuto per il suo lavoro e la sua discrezione.

Con la morte di Giampaolo Cerrina, sale a 33 il numero delle vittime della strada nella provincia di Cuneo dall’inizio del 2025. Un dato drammatico che eguaglia già, a soli dieci mesi dall’anno, il bilancio totale del 2024.

Tra le vittime di quest’anno si contano 14 conducenti o passeggeri di auto, 14 motociclisti, 4 pedoni e un ciclista, Michele Barberis, morto lo scorso 18 ottobre a Saluzzo. Una sequenza di lutti che evidenzia la crescente emergenza della sicurezza stradale nella “Granda”, un territorio vasto e caratterizzato da arterie ad alta percorrenza, spesso teatro di collisioni frontali o di fuoriuscite di carreggiata.

Le autorità provinciali hanno più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di potenziare la prevenzione e il controllo della velocità, ma anche sulla manutenzione delle infrastrutture e sull’educazione alla guida. Nel frattempo, la conta delle vittime continua a crescere.

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