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Cronaca

Furti a catena alla stazione Porta Susa: 23enne arrestato dopo la fuga

Nel marsupio trovati quattro telefoni, tessere sanitarie e bancomat intestati a terzi. L’uomo è accusato di furto con strappo, resistenza e danneggiamento

Furti a catena alla stazione

Furti a catena alla stazione Porta Susa: 23enne arrestato dopo la fuga

Serata di tensione nel centro di Torino, dove gli agenti della Polizia Ferroviaria di Porta Susa hanno arrestato un 23enne straniero, senza fissa dimora, con l’accusa di furto con strappo continuato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. L’uomo è stato inoltre denunciato a piede libero per ricettazione e imbrattamento, dopo una serie di episodi che hanno seminato panico e confusione tra i passanti.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto è iniziato nei giorni scorsi, intorno alle 19.30, in una zona centrale della città. Il giovane avrebbe strappato dalle mani di una donna un telefono cellulare mentre lei rincasava insieme al figlio, per poi darsi alla fuga tra le vie affollate. La vittima, ancora scossa, è riuscita a raggiungere gli uffici della Polizia ferroviaria della stazione, dove ha raccontato l’accaduto e fornito una descrizione sommaria del ladro.

Gli agenti si sono immediatamente messi sulle sue tracce e, dopo un breve pattugliamento nell’area circostante, lo hanno individuato e fermato per un controllo. Alla vista della Polizia, il giovane avrebbe tentato di divincolarsi con calci e pugni, provocando momenti di concitazione e danneggiando alcuni arredi degli uffici durante il fermo.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nel marsupio che indossava quattro telefoni cellulari, oltre a una tessera sanitaria e un bancomat intestati a due persone diverse, indizi che lasciano pensare a una serie di furti pregressi. Il materiale è stato sequestrato e gli oggetti verranno restituiti ai legittimi proprietari dopo le verifiche di rito.

L’uomo è stato condotto in stato di arresto e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il procedimento penale si trova ora nella fase delle indagini preliminari, e nei suoi confronti vige la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

Un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree ferroviarie torinesi, già teatro di numerosi interventi della Polizia Ferroviaria nelle ultime settimane, impegnata a contrastare furti, aggressioni e reati predatori che spesso coinvolgono viaggiatori e pendolari.

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