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Cronaca
16 Ottobre 2025 - 12:01
Torino, sequestrano un minore per un debito di droga: arrestati due uomini al Parco Sempione (immagine di repertorio)
Un episodio inquietante di sequestro di persona a scopo di estorsione si è consumato a Torino, dove la Polizia di Stato ha arrestato due uomini — un italiano di 40 anni e un rumeno di 28 — accusati di aver trattenuto un minore per due giorni all’interno del Parco Sempione per un presunto debito di droga di appena 50 euro.
L’indagine è scattata dopo la denuncia di scomparsa presentata da un uomo per il nipote minorenne, di cui non si avevano più notizie da due giorni. Poi, la svolta: lo zio è stato contattato su Instagram da un profilo sconosciuto che, all’apparenza, sembrava proprio quello del ragazzo. In realtà, dietro allo schermo c’erano anche i sequestratori.
Durante la conversazione, il minore — visibilmente sotto pressione — ha invitato lo zio a seguire le istruzioni che gli sarebbero state comunicate. Poco dopo, nella chat è intervenuto un terzo interlocutore, che ha chiesto una somma di denaro per “ripianare un debito” contratto dal giovane.
A quel punto lo zio ha chiamato il numero di emergenza 112 NUE e, in accordo con gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Torino, ha organizzato l’incontro al Parco Sempione, luogo indicato dai sequestratori. Sul posto, i poliziotti hanno predisposto una dislocazione strategica attorno alle vie di fuga, monitorando ogni movimento.
Quando l’uomo ha riconosciuto il nipote, seguito da due individui, ha dato il segnale convenuto. I due, accortisi della presenza della Polizia, hanno tentato di allontanarsi, ma sono stati bloccati e arrestati dopo una breve fuga.
Dalle prime verifiche è emerso che il ragazzo era stato costretto a rimanere nel parco per due giorni, minacciato e tenuto sotto controllo dai due uomini, in attesa del pagamento del presunto debito. L’intervento degli agenti ha messo fine al sequestro e permesso di liberare il minore, fortunatamente incolume.
Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria, e il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dalla legge, per i due indagati vale la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.
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