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Cronaca
15 Ottobre 2025 - 19:09
Polizia (foto di repertorio)
Un normale controllo stradale si è trasformato in una notte di terrore tra Torino, Collegno e Grugliasco. Tutto è iniziato nella serata di martedì 14 ottobre, quando due giovani di 19 e 17 anni, entrambi di origini marocchine e irregolari sul territorio italiano, hanno aggredito e rapinato un ragazzo di 21 anni nel quartiere San Donato. Dopo averlo colpito con calci e pugni, si sono fatti consegnare portafoglio, cellulare e le chiavi della sua Land Rover Freelander, con cui sono fuggiti a tutta velocità verso corso Francia.
Il proprietario del fuoristrada, incensurato, è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria, dove i medici gli hanno diagnosticato 15 giorni di prognosi. Nel frattempo, i due rapinatori sembravano essersi dileguati. Ma qualche ora dopo, a Collegno, una pattuglia dei carabinieri ha notato un vecchio fuoristrada che rallentava improvvisamente all’angolo con via Nino Costa.
Quando i militari hanno intimato l’alt, il conducente ha finto di fermarsi, abbassando il finestrino. Poi, all’improvviso, ha schiacciato l’acceleratore, dando inizio a una fuga disperata. Da lì è partito un inseguimento mozzafiato, durato oltre mezz’ora e lungo 14 chilometri, con sorpassi azzardati, semafori bruciati e continui speronamenti.
La Land Rover è stata intercettata a Grugliasco da una seconda pattuglia, ma il conducente ha continuato la corsa, tornando verso Torino e seminando il panico fra i pochi automobilisti in strada. L’allarme è stato diffuso via radio, e anche quattro auto della polizia si sono unite alla caccia ai fuggitivi.
La corsa si è conclusa in corso Grosseto, dove gli agenti della questura sono riusciti a bloccare definitivamente l’auto. Nel fuoristrada è stato ritrovato anche un sacchetto contenente 30 grammi di hashish. Il bilancio finale è pesante: sei agenti feriti e tre volanti danneggiate, ma nessuno dei feriti versa in gravi condizioni.
I due giovani, arrestati con le accuse di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, si trovano ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il minorenne è stato trasferito in un centro di accoglienza per minori, mentre il diciannovenne è detenuto in carcere a disposizione del magistrato.
Il segretario generale del Siulp Torino, Eugenio Bravo, ha commentato l’episodio definendolo l’ennesima dimostrazione di come, a suo avviso, alcuni soggetti continuino a compiere gravi reati senza timore delle conseguenze né dell’espulsione, sottolineando al contempo la grande professionalità degli agenti intervenuti nonostante un contesto sempre più difficile.
Le indagini proseguono per accertare la provenienza della droga e verificare se i due avessero commesso altri reati nelle ore precedenti.
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