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01 Dicembre 2025 - 13:03
La voce di Luciana Littizzetto si è fatta più lenta, più intensa, più affilata. A Che tempo che fa, nella puntata di domenica 30 novembre, la comica torinese ha letto una lettera destinata a Belen Rodriguez, dopo le immagini – diventate virali in poche ore – che ritraevano la showgirl affaticata e in evidente difficoltà durante un intervento al festival di Vanity Fair. Una scena che ha scatenato commenti feroci sui social e la consueta ondata di giudizi superficiali.
La stessa Belen, travolta dalle critiche, aveva spiegato tutto nelle sue Instagram Stories: «Non ho mai fatto un segreto di aver sofferto di attacchi di panico e depressione… l’altra sera ero senza i bambini e ho preso un calmante, poi un altro e poi un altro. Ovviamente, il risultato è stato un r*ncoglionimento importante». Una confessione lucida e diretta, arrivata dopo giorni di insinuazioni.
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La Littizzetto, vedendola così esposta, ha deciso di fare ciò che sui social sembra sempre più raro: prendere posizione per proteggere, e non per colpire.
La sua letterina è iniziata come un abbraccio che però graffia: «Cara Belen, mi è venuto da scriverti perché per me sei sempre la mia prima fonte di ispirazione. Sei il mio bersaglio prediletto… E l’altro giorno, invece, ti ho vista sul palco così delicata, così fragile nella tua fatica di vivere». Una dichiarazione affettuosa che si trasforma subito in una difesa senza tentennamenti.
«Non mi interessa cosa avevi preso per stare così. Mi interessa solo dirti che succede, che tutti prima o poi nella vita sono caduti… E sai cos’è il vero scandalo? Che un attacco di panico faccia ancora notizia, come se la vulnerabilità fosse un difetto di fabbrica», ha continuato. Parole pesanti come macigni, dirette a una società che “inciampa e poi deride”.
La comica ha denunciato senza sconti il clima velenoso in cui si muovono oggi i personaggi pubblici: «Siamo diventati una società che quando inciampi, ti insulta e non ti aiuta a rialzarti… Poter dire la nostra ogni cinque minuti ha innaffiato la pianta marcia dell’odio.» E ha aggiunto un passaggio che ha colpito molti spettatori: «Se la vita ti ha baciato – e nel tuo caso, Belen, ti ha proprio limonato – per i giudici del web allora non hai diritto ad avere problemi».
Arriva poi la frase che sintetizza tutto il senso della lettera: «C’è una regola nella vita imprescindibile: quando uno è a terra non lo prendi a calci e i problemi psicologici non sono problemi di serie B.» Un monito che ha attraversato lo studio, accolto da un applauso lungo e caldo.
Nel finale, Littizzetto ha lasciato la comica e ha parlato l’amica: «Ora che ti sei messa a nudo, prenditi del tempo, occupati di te. Sei tu la tua priorità. Ti aspettiamo qui con la tua vitalità, il tuo Dna disegnato da Giugiaro e la tua altera magnifica, inscalfibile, stron***ine. Amica, ti vogliamo bene!»
La lettera è diventata in pochi minuti uno dei passaggi più condivisi e commentati della puntata. Un raro momento di televisione che ha ricordato a tutti quanto sia ancora necessario – e rivoluzionario – parlare di salute mentale con empatia e coraggio.
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