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01 Dicembre 2025 - 14:41
Un’estensione concreta degli strumenti di prevenzione a disposizione dei cittadini. YouPol, l’applicazione della Polizia di Stato pensata per inviare segnalazioni rapide e geolocalizzate, si aggiorna e diventa da oggi operativa anche per chi viaggia in treno e per gli utenti delle stazioni ferroviarie. Un ampliamento che punta a rafforzare ulteriormente la sicurezza in uno dei contesti più frequentati e delicati della mobilità quotidiana.
Il nuovo aggiornamento consente agli utenti di inviare, in pochi secondi, foto, video o messaggi testuali che descrivono situazioni di rischio, criticità o comportamenti sospetti a bordo dei convogli o negli spazi ferroviari. Grazie alla geolocalizzazione, le segnalazioni vengono recapitate direttamente alle sale operative della Polizia Ferroviaria e alle Questure, permettendo una valutazione immediata e un intervento tempestivo. Uno strumento aggiuntivo, dunque, che integra ma non sostituisce il numero unico di emergenza 112, offrendo una modalità “smart” di contatto pensata soprattutto per chi si muove e non può telefonare.
Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, da dicembre 2024 a oggi YouPol ha ricevuto 46.877 richieste di aiuto generiche, 24.962 segnalazioni legate alla droga, 3.357 relative alla violenza domestica e 3.648 episodi riconducibili al bullismo. La maggior parte proviene da città del Nord e del Sud, confermando un utilizzo eterogeneo distribuito sul territorio nazionale.
Interessante anche la fotografia degli utenti: la fascia più attiva è quella tra i 51 e i 60 anni, circa 100mila persone. Seguono i giovani tra i 18 e i 30 anni, circa 20mila utilizzatori, e infine i minorenni, attorno ai 5mila. La media mensile delle segnalazioni anonime è pari a 5.650: comunicazioni che, pur non identificando l’utente, permettono comunque alla Polizia di attivare controlli e verifiche, potenziando le attività preventive.
L’estensione delle funzionalità ai treni e alle stazioni risponde alla necessità di monitorare ambienti caratterizzati da grande affluenza, spostamenti continui e occasioni di rischio che richiedono interventi rapidi. Con un’interfaccia semplice e inclusiva — pensata anche per utenti non udenti e stranieri — l’app conferma la sua vocazione: coinvolgere i cittadini nella sicurezza collettiva e rafforzare il collegamento diretto con chi, ogni giorno, opera sul territorio.
Nel solco del principio #essercisempre, la Polizia di Stato consolida così un canale di ascolto che unisce tecnologia, prevenzione e partecipazione quotidiana.

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