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Cronaca
11 Ottobre 2025 - 11:22
Una manciata di secondi, un incrocio trafficato, tre persone finite in ospedale. Nel tardo pomeriggio di venerdì 10 ottobre 2025 a Collegno, all’angolo tra via Galvani e via Tasso, un monopattino elettrico con a bordo due quindicenni si è scontrato con una Hyundai Tucson. Poteva andare molto peggio; è andata, per fortuna, “solo” con ferite non gravi. Resta però la domanda che pesa su ogni corsa in città: quanto siamo davvero prudenti quando condividiamo la strada?
Secondo i primi riscontri, l’impatto è avvenuto all’incrocio tra via Galvani e via Tasso nel tardo pomeriggio di venerdì. Sul monopattino viaggiavano, entrambi senza casco, un ragazzo e una ragazza di 15 anni, residenti a Collegno. L’altra protagonista è una donna di 48 anni, anche lei collegnese, alla guida di una Hyundai Tucson.
Le ambulanze del 118 Azienda Zero hanno trasportato i due minorenni in ospedale: il ragazzo al Cto e la ragazza al Martini. Le loro condizioni sono state giudicate non gravi. Anche la conducente dell’auto è stata portata al Martini per accertamenti.
I rilievi sono stati eseguiti dalle pattuglie della polizia locale, al lavoro per ricostruire con precisione la dinamica. È previsto che i due ragazzi sul monopattino vengano multati. Un elemento già acquisito: su quell’asse, il Codice della strada stabilisce il diritto di precedenza per chi percorre via Galvani.
L’episodio riaccende un tema noto: la convivenza tra mezzi leggeri e auto negli incroci urbani. Il caschetto non era presente; la scelta, oltre a essere un presidio di buon senso, pesa sugli esiti di ogni caduta. Viaggiare in due su un monopattino moltiplica instabilità e tempi di reazione. In attesa di capire esattamente “chi ha fatto cosa” a quell’incrocio, resta un messaggio semplice: prudenza, dispositivi di protezione e rispetto delle regole sono l’unica scorciatoia per tornare a casa.
Incroci come quello tra via Galvani e via Tasso sono punti critici, dove una precedenza non rispettata o una stima errata delle distanze può trasformarsi in impatto. Segnaletica chiara, velocità contenute e comportamenti prevedibili riducono il rischio. È qui che si gioca la differenza tra un grande spavento e una tragedia evitabile.
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