AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
08 Ottobre 2025 - 16:54
Omicidio di Norma Megardi, disposta la perizia psichiatrica sull’imputato Luca Orlandi (immagine di repertorio)
La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha disposto una perizia psichiatrica su Luca Orlandi, il giovane di 25 anni originario di Sale (Alessandria), già condannato a trent’anni di carcere per l’omicidio dell’ex insegnante di inglese Norma Megardi. La decisione è arrivata durante l’udienza dell’8 ottobre, dopo che la difesa dell’imputato aveva chiesto ai giudici una nuova valutazione sulle sue condizioni mentali al momento del delitto.
L’incarico sarà affidato il 15 ottobre allo specialista Roberto Keller, nominato consulente tecnico dal collegio giudicante. La Corte, pur accogliendo la richiesta di accertamento psichiatrico, ha ritenuto non necessarie le altre istanze avanzate dai legali di Orlandi.
La perizia dovrà stabilire se, al momento dei fatti, il giovane fosse in grado di intendere e di volere e, di conseguenza, se la pena inflitta in primo grado debba essere confermata o riformulata. Un passaggio cruciale che potrebbe influire sull’intero impianto della sentenza pronunciata nel 2024 dal Tribunale di Alessandria, che aveva giudicato Orlandi colpevole di omicidio volontario aggravato.

Tribunale di Torino
L’omicidio di Norma Megardi, 74 anni, ex insegnante di inglese molto conosciuta a Sale, risale al 19 ottobre 2023. La donna era scomparsa improvvisamente da casa e, dopo ore di ricerche, il suo corpo era stato ritrovato senza vita in un’area di campagna isolata tra Sale e Guazzora, nel basso Alessandrino.
Secondo le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria, a ucciderla era stato Luca Orlandi, un giovane del posto con cui la vittima aveva rapporti tesi e motivi di contrasto, anche di natura economica, legati all’affitto e alla gestione di alcuni terreni. Le ricostruzioni ufficiali non hanno mai confermato l’esistenza di un “rapporto di amicizia e fiducia” tra i due, come talvolta ipotizzato in alcune ricostruzioni giornalistiche, ma piuttosto una conoscenza segnata da frequenti dissidi.
Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, Orlandi avrebbe trasportato il corpo di Norma Megardi nella sua auto, abbandonandola poi in un’area isolata lungo gli argini del Po, a Isola Sant’Antonio, e dandole fuoco. Il corpo è stato successivamente rinvenuto carbonizzato all’interno del veicolo, e non, come erroneamente riportato in alcune prime ricostruzioni, in un fosso.
Gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica attraverso le tracce biologiche rinvenute, le testimonianze e i filmati delle telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso l’auto dell’imputato nei pressi della zona del ritrovamento. Arrestato pochi giorni dopo, Orlandi aveva fornito versioni contraddittorie dei fatti, sostenendo prima di non ricordare nulla e poi di aver agito in uno stato di “confusione mentale”.
Nel processo di primo grado, celebrato ad Alessandria, il giovane era stato riconosciuto capace di intendere e di volere e condannato a 30 anni di reclusione, pena ridotta rispetto all’ergastolo grazie al rito abbreviato.
La richiesta di perizia psichiatrica presentata in appello punta ora a riaprire la discussione su questo punto: se emergessero elementi di infermità o vizio parziale di mente, la condanna potrebbe essere ridotta o trasformata in una misura di sicurezza.
La figura di Norma Megardi, donna riservata e stimata da generazioni di studenti, resta al centro del dolore di una comunità ancora scossa. A Sale, dove viveva e dove aveva insegnato inglese per decenni, molti la ricordano per la sua disponibilità, la passione per la cultura e l’impegno civile.
Con la nuova udienza del 15 ottobre, il processo entra in una fase decisiva: la perizia psichiatrica di Roberto Kellerpotrebbe segnare un passaggio determinante per il futuro giudiziario di Luca Orlandi, ma anche per la ricerca di una verità definitiva su una vicenda che ha sconvolto il basso Alessandrino e tutta la provincia.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.