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Cronaca
08 Ottobre 2025 - 09:56
Spaccata fallita alla caffetteria Leopardi: vetrina distrutta, ladri in fuga nel cuore della notte a Collegno
Una vetrina sfondata con un tombino, le sbarre divelte, un locale messo a soqquadro in pochi secondi. È questo lo scenario che si sono trovati davanti i titolari della caffetteria Leopardi di Collegno, all’alba di mercoledì 8 ottobre, dopo un tentativo di spaccata avvenuto nella notte. I ladri sono entrati nel bar con un’azione rapida e brutale, ma la loro incursione si è conclusa in un nulla di fatto: nessun furto, solo danni ingenti.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Rivoli, i malviventi avrebbero agito tra le 2 e le 3 del mattino. Prima hanno forzato le sbarre di protezione dell’ingresso, poi hanno afferrato un tombino – probabilmente prelevato da una strada vicina – e lo hanno scagliato contro la vetrina, infrangendola completamente. Una volta dentro, hanno rovistato per pochissimo tempo, forse disturbati da un allarme o da qualche rumore proveniente dall’esterno, decidendo di fuggire a mani vuote. Nessun bottino, ma un pesante conto da pagare per i gestori.
I danni al locale sono significativi: vetrina distrutta, serrande piegate e porta d’ingresso compromessa. L’intervento dei tecnici servirà ora a ripristinare la sicurezza e la piena operatività del bar, che resta comunque chiuso fino al completamento delle riparazioni. Un’azione che, pur senza furto, lascia dietro di sé un senso di vulnerabilità e rabbia. La modalità dell’irruzione non è nuova: l’uso di tombini per sfondare le vetrine è un modus operandi sempre più frequente tra i ladri notturni. Una tecnica rapida e violenta, ma estremamente rischiosa, perché comporta rumore e visibilità, riducendo le possibilità di riuscita e aumentando quelle di essere sorpresi.
Anche in questo caso, il colpo potrebbe essere stato interrotto da un imprevisto, forse l’arrivo di un’auto o il suono di un allarme. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona, per cercare di identificare i responsabili o almeno ricostruire il tragitto della fuga. Non si esclude che la banda possa aver tentato altri colpi simili nei comuni vicini. Resta il danno e la paura, che spesso colpiscono più duramente di un furto.
Per chi lavora dietro quel bancone, la notte di Collegno non è stata solo una spaccata mancata, ma un atto di violenza gratuita contro un luogo di lavoro e di incontro quotidiano. E ora, mentre le indagini proseguono, la speranza è che la videosorveglianza e la collaborazione dei cittadini possano contribuire a dare un volto ai responsabili, perché la sicurezza non dovrebbe mai dipendere dal caso.
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